
La vicenda del «Diario Amico» che aveva acceso gli animi nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola si chiude con delle scuse e con un nulla di fatto: le autorità scolastiche parlano di un «errore commesso in buona fede» e si assumono la responsabilità di avere «accolto automaticamente» nella pubblicazione diffusa in 7 mila copie in tutte le scuole del territorio il racconto vincitore di un concorso – «Leggere le montagne», organizzato dall’associazione di promozione culturale e scolastica ArsUniVco – senza averne valutato il contenuto. Tuttavia non verrà chiesto il ritiro del Diario e neppure la rimozione delle pagine che contengono il racconto, opera di una ragazzina di 12 anni, per evitare ripercussioni sulla giovane autrice e per non mettere in discussione la sua libertà di espressione, lasciando però la facoltà per i genitori dei ragazzi di farlo autonomamente qualora lo ritenessero opportuno.
Una soluzione un po’ all’italiana, insomma, che non piace comunque alle associazioni degli allevatori che avevano sollevato il caso assieme all’associazione Tutela Rurale. La vicenda era partita dal racconto «Blog in Val Formazza Miaoo!!», una storia di fantasia che ha per protagonista un gatto blogger che intervista altri animali. Tra questi delle vacche che protestano per il modo in cui sono allevate e parlano espressamente di sfruttamento. In particolare la mucca intervistata definiva i suoi allevatori del «ladri» perché «mi fanno partorire per poi sfruttarmi e mettere il latte in vendita». In un altro passaggio venivano criticati gli esseri umani in generale perché consumano troppo latte generando così la condizione di sofferenza degli animali e suggerendo come alternativa di consumare più latte vegetale.
Ieri si è svolto un incontro alla presenza della Provincia e dei vertici dell’ufficio scolastico provinciale per fare il punto sul caso. Erano presenti anche le associazioni degli allevatori che, nonostante una nota diffusa congiuntamente, hanno ribadito di non essere soddisfatte. Gli allevatori hanno sottolineato che «non si sono sentiti offesi, sono stati offesi, e in questo momento è necessaria un’azione concreta che dimostri come la gravità del problema sia stata compresa e ci sia la volontà sincera di porvi rimedio». La scuola, però, come detto non eliminerà le pagine incriminate: «Togliendo il racconto rischieremmo di esporre inutilmente l’autrice della storia, la cui libertà di espressione difenderemo sempre e comunque. Ciò detto, non intralceremo neppure la libertà degli alunni e delle loro famiglie di rimuovere le pagine dal diario».
Il caso dovrebbe in ogni caso approdare in Parlamento. Tre deputati leghisti hanno infatti annunciato una interrogazione al ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Valditara. Resta da vedere se alla luce del chiarimento e della pacificazione formale ottenuta in Provincia l’iniziativa verrà comunque portata avanti. Anche tre assessori regionali del Piemonte che fanno capo a Fratelli d’Italia si erano schierati contro la pubblicazione. A favore si erano invece espresse diverse associazioni ambientaliste e animaliste che avevano sottolineato l’importanza di dare voce anche a posizioni diverse sul tema dell’allevamento intensivo, tanto più se espresse da una giovane alunna.
6 novembre 2025
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