
In attesa di capire cosa deciderà di fare Novak Djokovic, Lorenzo Musetti ha debuttato nell’Atp 250 di Atene facendo il suo dovere. Contro l’eterno Stan Wawrinka, che a marzo compirà 41 anni, non è stata però una passeggiata, anzi: per vincere la sfida tra due dei rovesci a una mano migliori che il circuito possa offrire (e proprio con questo colpo ha trasformato il match point), Lorenzo si è imposto con il punteggio di 4-6 7-6 6-4 in due ore e 25′. Una partita bellissima, con Musetti che alla fine ha indicato l’avversario per fargli prendere l’ovazione del pubblico greco: domani alle 15, nei quarti di finale, ci sarà il francese Alexandre Muller, che ha dovuto impiegare oltre tre ore per battere l’argentino Tomas Martin Etcheverry.
«Prima di tutto sono contento di aver condiviso il campo con una leggenda, che oggi ha mostrato un tennis impressionante – le sue parole -. Per vincere ho dovuto alzare il livello soprattutto nel terzo set, spero quando avrò 40 anni di essere nelle sue stesse condizioni». Dodicesimo quarto di finale della stagione, ma Musetti spera non finisca qui: «Tutti sanno cosa c’è davanti nella mia testa, qualificarmi per le Finals. E per farlo devo vincere qui, farò del mio meglio».
Nel primo set, il break decisivo per Wawrinka era arrivato nel settimo game; Musetti ha provato ad aggrapparsi al set, ha avuto tre palle del controbreak nel momento in cui lo svizzero è andato a servire per chiudere il parziale, non le ha sfruttate (più per merito dell’avversario), ha annullato un set point con una splendida palla corta ma con un errore di rovescio ha consegnato il set nelle mani di Stan. Equilibrato il secondo set, in cui – come ammesso dallo stesso Musetti – Wawrinka ha giocato alla pari dal punto di vista atletico. Zero palle break, con Lorenzo che si è preso un mini-break in apertura di tiebreak e uno sul 4-2, ma l’errore sulla palla corta lo ha riportato sul 4-4. Altro errore di Musetti di rovescio per il mini-break di Wawrinka (5-4), subito recuperato, poi un gratuito di Stan ha dato il set point a Musetti. Un’occasione che l’azzurro non si è lasciato scappare: servizio e diritto. Una prodezza, sempre col diritto, gli ha dato la terza palla break nel primo game del set decisivo, trasformata con un altro diritto vincente. Un vantaggio che Musetti non ha più mollato, dimostrando che a Torino vuole andarci in tutti i modi, e non da riserva.
5 novembre 2025
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