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Lepore: «Mi ricandido e vincerà le elezioni grazie al tram. Il governo ci teme, manca solo che mandino l’esercito»

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«Mi ricandido, e il risultato del tram ci farà vincere le elezioni». Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha risposto così alla domanda della redazione di «InCronac@» del Master in Giornalismo di Bologna, sul peso che i lavori del mezzo potranno avere sul risultato della prossima tornata elettorale, quando si ripresenterà con un «nuovo progetto di riqualificazione della città». «Era da trent’anni che in questa città si aspettava un sindaco che non solo annunciasse cantieri o opere, ma che le realizzasse». Parlando delle tempistiche della nuova infrastruttura su binari, Lepore ha ricordato «che entro gennaio 2026 saranno finiti i cantieri del centro storico, e a fine estate termineranno tutti quelli finanziati con il Pnrr, tranne l’ultima parte al Pilastro, perché si è in attesa della decisione di Autostrade insieme al governo sul ponte di San Donato. Il nuovo mezzo entrerà poi a pieno regime nel 2027».

«Il centrodestra ha abbandonato la città»

Sempre il sindaco ha toccato il tema dei suoi rapporti con la destra. «Evidentemente Bologna fa paura alla destra e al governo. Ogni volta che io parlo e la città fa qualcosa di importante, intervengono pesantemente Giorgia Meloni e poi il presidente del Senato, il ministro degli Interni, quello dei trasporti. Manca solo che ci mandino l’esercito per riuscire a controbattere alle nostre osservazioni». Lepore assicura di avere «ovviamente il massimo rispetto per le forze armate, non a caso daremo la cittadinanza onoraria alla Brigata Aeromobile». Ma evidenzia il «nervosismo del centrodestra, che attacca costantemente i sindaci, di fatto le uniche istituzioni che stanno criticando il governo e il ministro Piantedosi. Il loro atteggiamento dimostra il loro timore delle nostre voci e di Bologna nello specifico». Sul ruolo del centrodestra a Bologna, Lepore crede che «abbia abbandonato la città. Da quando Bignami è capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera qui non si vede più e non è che ne senta la mancanza. E’ evidente che l’impegno politico dei parlamentari eletti sia nel governo italiano sia in quello europeo sia molto flebile». L’intervista integrale a Matteo Lepore uscirà il 13 novembre sul Quindici, il quindicinale della redazione di InCronac@.

«Io, sindaco progressista della più progressista delle città»

Lepore ha anche commentato l’elezione a sindaco di New York del socialdemocratico Zohran Mamdani. «Sono felice che a New York sia stato eletto un sindaco socialista», le sue parole. «Credo che nessun politico, se non Sanchez e ora Mamdani, possa avere l’orgoglio di definirsi socialista… io all’epoca mi definii progressista. Sindaco progressista della più progressista delle città, Bologna», ha detto, intervistato al Master in Giornalismo dell’Alma Mater. E poi, spostandosi in Europa: «I partiti sono molto cambiati anche qui, in particolare sul fronte socialista». Ma questo non significa che non esistano più. «C’è una tendenza per cui sono gli amministratori ad assumere la guida dei partiti, che cambiano così funzione. E il socialismo sta tornando di moda», ha concluso il primo cittadino


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5 novembre 2025 ( modifica il 5 novembre 2025 | 20:01)

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