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A Roma il polo di eccellenza per animali e veterinari: il policlinico Gregorio VII apre le porte all’università

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Tremila metri quadrati di superficie, 30 ambulatori, un blocco chirurgico, sale di preparazione chirurgica e preanestesia, una sala risveglio, una sala di sterilizzazione e una di preparazione medici, oltre 100 degenze, una TAC, una risonanza magnetica e un ampio laboratorio di analisi interno, oltre 70 medici veterinari, 40.000 casi clinici l’anno: eccoli i numeri del Policlinico veterinario Gregorio VII,  che fa capo al gruppo Ca’ Zampa, che da oggi inaugura una collaborazione con l’Università degli studi di Tor Vergata che punta a farne il più grande ospedale didattico d’Italia. 

A partire dal prossimo anno accademico, infatti, il corso di laurea in Medicina Veterinaria di Roma Tor Vergata, a cui sono assegnati il 12-13% dei 6700 posti disponibili in tutta Italia, avrà sede all’interno e negli spazi adiacenti al Policlinico. Qui nasceranno aule e laboratori dedicati agli studenti del terzo, quarto e quinto anno, che potranno così godere di una piena continuità tra la didattica teorica e quella pratica, in un contesto d’eccellenza, al fianco dei migliori professionisti del settore. 

«La collaborazione con l’Università di Tor Vergata rappresenta un passo decisivo per l’innovazione nella medicina veterinaria italiana – dichiara Giovanna Salza, fondatrice e presidente di Ca’ Zampa –. Offrire agli studenti la possibilità di formarsi in una struttura d’eccellenza, a stretto contatto con professionisti e tecnologie all’avanguardia, significa prepararli concretamente alle sfide del mondo del lavoro». La parola chiave del progetto è «one health», ovvero una visione sintetica in cui il veterinario del futuro si occuperà di salute dell’animale, dell’uomo e di quella ambientale, tre elementi chiave della salute complessiva, come ha dimostrato l’esperienza dell’epidemia da Covid. 

«Questa collaborazione dimostra come l’università possa rinnovarsi costruendo alleanze capaci di unire ricerca, innovazione e responsabilità – sottolinea Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata –. Portare la didattica all’interno di una grande struttura clinica significa offrire agli studenti un’esperienza formativa completa, dove conoscenza e pratica si incontrano ogni giorno. Per il nostro ateneo non è solo un passo avanti nella formazione veterinaria, ma un modo di interpretare il ruolo dell’università anche come spazio di cooperazione, di ricerca condivisa e di dialogo costante con il territorio». 

Come saranno accolti i neo studenti? «Lavoreranno accanto a medici esperti, affrontando casi clinici complessi e potranno utilizzare tecnologie di ultima generazione- spiega Valerio Di Marzio, direttore sanitario del Policlinico  Gregorio VII – È un modello formativo che guarda alle migliori esperienze internazionali e che porterà grandi benefici anche alla qualità della medicina veterinaria in Italia».

Del resto, anche i dati di una ricerca Ipsos condotta su 1.900 intervistati conferma che l’Italia è un paese amante dei «pet» che diventano a tutti gli effetti membri della famiglia. Il 66% degli intervistati ha accolto un animale in casa, di cui circa la metà sono trovatelli o provengono da adozioni da canili o gattili. Tra i proprietari di animali domestici, il 45% possiede un gatto, il 44% un cane, l’11 % altro tipo di animale. Il 31% possiede più di un animale. E il 50% di chi non lo possiede, lo desidera: ma non può per motivi di spazio (35%), di impegni (32%), di costi (26%). L’amore per gli animali ha un evidente beneficio sui proprietari: per il 43% riempiono la vita e danno gioia e felicità, assicurando un benessere emotivo e mentale; per il 71% il pet è ragione per fare più attività fisica ed anche per avere guadagnato una miglior forma fisica, mentre per il 61% è diventata la principale forma di esercizio fisico. 

La ricerca rivela anche una nuova consapevolezza verso la prevenzione: 7 proprietari su 10 portano il proprio animale dal veterinario da 2 a 4 volte l’anno; per il 95% la prevenzione è un valore importante e 9 su 10 preferiscono investire nella prevenzione piuttosto che curare una malattia. Il 98% dei proprietari ha fiducia nel proprio veterinario. Solo il 12% lo  interpella esclusivamente quando il proprio pet sta male. Ma cosa rende un veterinario davvero d’eccellenza? Per 1 proprietario su 2 conta soprattutto l’empatia, e per 1 su 3 sono importanti anche le competenze tecniche superiori (30%) e una comunicazione chiara e trasparente (30%).  

Cambia anche il modo di lavorare dei veterinari, visto che i proprietari sempre più richiedono strutture organizzate e focus sul servizio. Oggi un proprietario su 3, preferisce una struttura clinica ben organizzata al singolo professionista e a guidarlo nella scelta, dopo orari flessibili e reperibilità, per oltre il 40% è poter disporre di un team qualificato di professionisti, oltre che di un servizio più efficace. Cresce anche il desiderio di un servizio tecnologicamente avanzato: il 25% auspica l’introduzione della telemedicina, il 25% di un app di collegamento con il veterinario, oltre il 20% l’uso di tecnologia avanzate per diagnostica e trattamenti. Il 75% degli intervistati ritiene i costi veterinari giusti o accettabili, mentre 1 su 2 auspica un’Iva ridotta (oggi è al 22%) e maggiori agevolazioni o detrazioni fiscali per migliorare l’accessibilità alle cure. 

Tra i «progetti per il futuro» per il mondo degli animali c’è l’istituzione di un corso in infermieristica veterinaria – il prof. Massimo Rubechi, capo gabinetto del ministero dell’Università e Ricerca ha parlato di un progetto già in stato avanzato – e i corsi di formazione per gli operatori e i proprietari, su cui invece sta lavorando il ministero della Salute: «Una naturale conseguenza delle tante ordinanze a tutela degli animali emanate negli ultimi anni- spiega Domenico Castelluccio, dirigente generale della salute animale- Perché venga sempre più attuata la legge costituzionale italiana che ha modificato l’articolo 9 della Costituzione, entrata in vigore nel 2022, che riconosce gli animali come esseri senzienti e promuove il loro rispetto». 

5 novembre 2025 ( modifica il 5 novembre 2025 | 17:58)

5 novembre 2025 ( modifica il 5 novembre 2025 | 17:58)

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