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Agevolazione prima casa usufruita in sede di donazione

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Nel 2017 ho ricevuto dai miei genitori in donazione un diritto di superficie di un abitazione di carattere popolare con agevolazione di prima casa, quindi priva allo stato attuale di piena proprietà.
Nel 2020 ho acquistato una casa nelle categorie previste per usufruire nuovamente della agevolazione prima casa (A7), nell’atto non viene specificata la donazione ricevuta, perché il Notaio non preclude la possibilità di reiterare e godere delle agevolazioni, in quanto il primo acquisto a titolo gratuito, il secondo a titolo oneroso (stante la diversità dei presupposti recita l’agenzia delle Entrate). L’agenzia dell’entrate nel 2023 mi ha richiesto la differenza delle agevolazioni godute per l’acquisto della nuova abitazione.
Nel primo ricorso la commissione tributaria mi dice che è vero che potevo reiterare le agevolazioni ma che ho comunque fatto una dichiarazione mendace (sarebbe la formulazione che si usa per usufruire della agevolazione) senza citare detta donazione. Posso proporre un nuovo ricorso?

Raffaele

La circostanza di aver usufruito delle agevolazioni prima casa in sede di donazione non preclude la possibilità di richiederle nuovamente per un acquisto a titolo oneroso, essendo diversi i presupposti e le norme di legge che disciplinano i due acquisti. La mendacità della dichiarazione certamente comporta la decadenza qualora si sia dichiarato in atto qualcosa di non corrispondente al vero.
Contro una pronuncia della commissione tributaria di 1° grado è possibile presentare appello in 2° grado, ma solo se non siano decorsi i termini per la proposizione dell’appello altrimenti la sentenza di primo grado diventa definitiva.

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