Danza Stella Li, la vicepresidente esecutiva di Byd, insieme con la sua U9 rossa fiammante e ballerina. Entrambe si muovono a tempo di musica sul palco allestito all’interno della sede del gruppo cinese e Zhengzhou. La manager dell’automotive green festeggia davanti a 300 tra influencer e giornalisti venuti da Europa, Sud America e Middle Eat i risultati dei primi tre trimestri dell’anno in Europa e fa una serie di annunci. Il primo: «Siamo saliti al terzo posto nella classifica dei produttori di auto al mondo nel periodo gennaio-settembre 2025». Il secondo: «Saranno installate nel mondo nel 2026 6.000 colonnine Byd per la ricarica veloce» (quante in Europa al momento non è chiaro, ndr). Il terzo: YangWang, marchio di Byd al momento assente in Europa, a breve arriverà anche nel vecchio continente. Quanto di preciso bisognerà aspettare non si sa. Ma un appuntamento con i nuovi modelli della casa di Shenzen è in ogni caso già fissato: con Atto 2 DM-i, il nuovo suv ibrido plug in a metà novembre.
Manager pronta a scendere in pista
Tornando a Stella Li, a suo agio in tuta da pilota, la manager ha squadernato i suoi piani per il vecchio continente. E sono piani di conquista: «Cambieremo le regole del gioco dell’industria dell’auto». «Credo che il mercato europeo abbia una sensibilità ambientale marcata, per questo siamo in sintonia», ha detto ancora la vicepresidente esecutiva che opera in pratica dalla fondazione per il marchio specializzato nella costruzione di sogni (BYD sta appunto per build your dreams). Li parla di una «notevole crescita» in Europa e vanta tra gli altri i dati dell’Italia dove segnala un aumento delle immatricolazioni del 1.297% nei primi tre trimestri di quest’anno rispetto agli stessi tre del 2024. Certo, c’è da dire che è facile fare grandi salite in percentuale quando si parte dal basso. Come hanno appena ricordato i dati Unrae sulle immatricolazioni, aggiornati al mese di ottobre, BYD ha totalizzato 16.744 immatricolazioni e una quota di mercato media dell’1,3% nei nove mesi rispetto allo 0,12% di un anno fa. Nel mercato NEV (BEV + PHEV) BYD ha conquistato il primo posto in Italia nel periodo gennaio–ottobre 2025, con 16.681 NEV, pari a una quota dell’11,4%,
confermandosi leader del mercato italiano dei veicoli elettrificati.
Il crollo di Tesla
Dati che stridono se confrontati con quelli del concorrente americano Tesla. Come fatto notare nei giorni scorsi dal Sole24Ore, le vendite a ottobre della casa di Elon Musk sono crollo nei mercati di elezione dell’elettrico: -50% in Norvegia, -86% in Danimarca, -89% in Svezia, -48% in Olanda. Meno 47% anche in Italia.
Il momento cruciale in Cina
Perché una politica così aggressiva da parte di Byd sull’Europa (e anche in Sud America e nel Medio Oriente, per la verità)? Prima di tutto perché a volte serve fare di necessità virtù. Il mercato cinese, dove Byd vende l’80% della produzione, in questo momento è in una fase complicata. Non a caso a ottobre le vendite globali del gruppo sono scese del 12% e il titolo è ai minimi da febbraio. Anche le previsioni di chiusura del 2025 sono state riviste al ribasso. Tutto questo perché il governo ha ridotto gli incentivi e la domanda si è abbassata, facendo così aumentare la concorrenza tra case. Nello Stato del Dragone è chi governa a dirigere il mercato; e in questo momento si è deciso che tra i tanti brand cinesi debba vincere il migliore. Il migliore rischia di diventare chi è capace di esportare di più. Byd sta giocando la partita alla grande, basta vedere l’aggressiva campagna pubblicitaria italiana che negli ultimi mesi si è fatta beffe del bonus statale («Gli incentivi statali sono un casino? Vi diamo un bonus da 10 mila euro»). E poi l’accordo di sponsorizzazione con l’Inter e con il programma del sabato sera Rai Ballando con le stelle.
Il «muro dei brevetti»
Tra poco anche i non esperti di auto non potranno più dire di non conoscere Byd. Per quanto riguarda gli esperti, la casa di Shenzen punta a conquistarli con la più rapida evoluzione tecnologica. Stella Li nella sua presentazione a Zhengzhou non ha mancato di ricordare il punto di forza del suo gruppo: 120 mila ingegneri su oltre un milione di dipendenti. La media di 45 brevetti al giorno. Sempre a Zhengzhou la «casa dei sogni» ha creato un museo dell’auto elettrica. All’interno si trova una sorta di «muro dei brevetti» dove sono esposti in bella mostra, tutti in fila e bene ordinati, i certificati di alcune delle scoperte di cui la casa va più orgogliosa. Visto che dalla fondazione sono passati solo 30 anni, c’è da scommettere che il muro andrà presto ampliato.
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5 novembre 2025
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