
La partita più attesa dell’anno, a Brescia, relegata (non per colpa della Germani, che è solo vittima) a un mercoledì pomeriggio lavorativo, oggi, alle 18.30. Lo scorso anno la partita delle partite contro Milano fu di sabato sera: un tutto esaurito d’ordinanza, come avvenne nel 2023 quando il calendario ci mise lo zampino, piazzandola il 30 dicembre. Sotto l’albero, molti bresciani ricevettero un biglietto per il Palaleonessa che invece stasera, salvo miracoli, non sarà pieno (parecchi tagliandi sono ancora disponibili, quasi in tutti i settori). Peccato, perché la sfida è ancora più succosa delle ultime. La Germani e l’Olimpia sono nel gruppetto ristretto delle squadre con una sola sconfitta rimediata nelle prime cinque giornate: la formazione di Messina perse all’esordio con Tortona, mentre quella di Cotelli ha solo sfiorato il colpaccio domenica a Trapani su uno dei campi più caldi d‘Italia. Entrambe sono a 8 punti, dove speravano e pensavano di essere.
Perché si gioca di mercoledì alle 18.30: il parcheggio indisponibile martedì e le regole dell’Eurolega
E perché si gioca di mercoledì, anche se non siamo ancora ai play off? Un turno infrasettimanale si è reso necessario per recuperare la partenza posticipata dopo l’Europeo: con tanti doppi turni a metà settimana per le squadre di Eurolega, Milano e Bologna, questo era uno dei pochi slot liberi sul calendario. Certo, alla Germani è andata come peggio non poteva e non solo per l’incasso, che non sarà uguale a quello delle ultime «classiche» contro le Scarpette rosse. La gara poteva essere anticipata a ieri sera, ma il parcheggio del Brixia Forum non sarebbe stato disponibile. Oggi, invece, non vi erano altri orari possibili: Milano ha diritto da regolamento ad almeno 48 ore di riposo prima della sfida settimanale di Eurolega, in programma venerdì alle 18.30 a Istanbul contro l’Efes. Tertium non datur.
Una beffa per la Germani, un incastro poco fortunato. Ma si partirà zero a zero e ciò conta più di ogni altra cosa nello sport, anche se andrà valutato il recupero fisico in 72 ore di un gruppo dall’età media alta che, tuttavia, pochi mesi fa seppe vincere tre semifinali nell’arco di cinque giorni e ora ha Massinburg, anche se l’americano è di nuovo in forse per un affaticamento al polpaccio. La statistica dice che Brescia non batte Milano da otto incontri, l’ultimo dei quali lo scorso 28 settembre nella finale di Supercoppa. Ma oggi si gioca in casa. E lo scorso anno, con Poeta in panchina, oggi vice di coach Messina e rivale, pur avendo perso i due scontri diretti la Germani seppe arrivare davanti. Non è una gara decisiva. Resta però La Gara.
Ferrari: «Regole assurde, una vergogna: superato il limite»
In mattinata, Pallacanestro Brescia ha diramato questo comunicato firmato dal proprietario Mauro Ferrari, furibondo per le scelte della Legabasket:
«La partita di stasera alle 18:30 con Milano – si legge nel testo – è la conferma e la perfetta immagine dell’assurdità delle regole sui cui si basa il basket italiano. Un mondo che sembra vivere in una bolla di contraddizioni, dove idee virtuose non trovano fondamento, dove le regole sembrano redatte appositamente per essere violate e l’interesse per le giovanili è solo un lontano ricordo, ovvero l’inizio della fine.
È un sistema che premia la scorrettezza e l’assenza di lungimiranza, dove le società e le famiglie sono lasciate sole a sostenere il peso di questo sport. Non c’è da meravigliarsi se molti decidono di abbandonare, sponsor in primis. È ora di vergognarsi, non solo per la scelta dell’orario, ma per la mancanza di rispetto verso le famiglie, i tifosi e lo sport stesso.
La pallacanestro merita di meglio. Mi scuso personalmente con tutte le tifose, tifosi e tutte le famiglie e sponsor che “amano” Pallacanestro BRESCIA, visto che la rappresento a 360°, ma a tutto c’è’ un limite. Oggi è stato superato».
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5 novembre 2025
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