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Borse di oggi 5 novembre | Europa debole con timori bolla AI, Milano in rosso dopo i conti Nexi

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Le Borse europee aprono in calo, complici le vendite su Wall Street e in Asia innescate dai dubbi sulla corsa agli investimenti in intelligenza artificiale. A pesare sui listini sono anche le tensioni politiche negli Stati Uniti, con lo shutdown federale al centro del braccio di ferro al Congresso Usa e la Corte Suprema chiamata a valutare la legittimità dei dazi dell’amministrazione Trump. 

I listini europei

In questo contesto l’Europa parte in calo: Milano -0,3%, Francoforte -0,7%, Parigi -0,3%, Londra -0,1%, Madrid -0,4% e Amsterdam -0,3%, con l’Euro Stoxx 50 a quota -0,7%. Si attendono i dati Pmi dei servizi di ottobre per Eurozona, Germania, Francia, Italia e Regno Unito, cartina tornasole della tenuta del terziario. Dagli Stati Uniti altri dati nel pomeriggio, compatibilmente con lo shutdown, Pmi servizi e Ism non manifatturiero, oltre ad aggiornamenti sul lavoro. 

Lo spread

Lo spread tra Btp e Bund tedesco apre stabile a 75 punti base, con il rendimento del decennale italiano in flessione di un punto al 3,39% sul mercato secondario e quello del Bund al 2,64% in calo di un punto. Qui lo spread in tempo reale.

Piazza Affari

A Piazza Affari, Nexi è in netto ribasso (-6,2%) dopo indicazioni più caute sull’espansione dei margini e un sentiment prudente sul comparto pagamenti. Bene invece FinecoBank (+1,1%) dopo un terzo trimestre con numeri giudicati positivi, anche se in calo, e flussi di ottobre robusti: Jefferies sottolinea che «i ricavi da intermediazione a ottobre hanno raggiunto i 31,5 milioni di euro, un livello record». Anche Ferrari avanza dell’1,2% sostenuta dai messaggi di fiducia su listini e pipeline. Vendite su Tim (-1,2%), StMicroelectronics (-1,2%, in scia alla debolezza del tech a livello globale), Campari (-1,2%), Diasorin (-1,3%) e Leonardo (-1,4%), nonostante la prima commessa per 21 mezzi da Esercito italiano nella joint venture con Rheinmetall. Fuori dal paniere principale si mette in luce Ferragamo (+1,7%), spinta dall’upgrade di Bnp Paribas Exane a outperform con target 10 euro, mentre è in calo Italian Sea Group (-8,3%). Qui l’andamento del listino.

Petrolio, oro e valute

Sul fronte delle materie prime, Brent a 64,3 dollari al barile e Wti a 60,3 dollari. Oro spot a 3.980 dollari l’oncia (+1,3%); Bitcoin a 101.400 dollari (+0,3%). Per il valutario, euro a 1,1491 dollari (da 1,1485), euro/yen a 176,5 e dollaro/yen a 153,6.

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5 novembre 2025

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