
Il 23 e 24 novembre si terrà un’importante tornata elettorale che coinvolgerà tre regioni: Veneto, Campania e Puglia. Oggi ci occupiamo degli orientamenti degli elettori pugliesi. Le due candidature principali sono quelle di Antonio Decaro, per il Campo largo (centrosinistra e Movimento 5 Stelle) e Luigi Lobuono per il centrodestra.
La candidatura di Decaro, ex sindaco di Bari e attualmente eurodeputato, eletto lo scorso anno con un record di preferenze, è stata complicata dalla sua richiesta che gli ex presidenti della Regione Puglia, Michele Emiliano e Nichi Vendola, non si candidassero al Consiglio regionale, come invece erano intenzionati a fare. Emiliano ha rinunciato alla candidatura, mentre Vendola si presenterà nelle liste di Avs.
La candidatura del rappresentante del centrodestra Luigi Lobuono, imprenditore candidato civico, è stata formalizzata solo agli inizi di ottobre a meno di cinquanta giorni dal voto. Si presenteranno inoltre Ada Donno, per Puglia pacifista e popolare, e Sabino Mangano per Alleanza civica per la Puglia.
Le preoccupazioni dei pugliesi vedono al primo posto la sanità, come d’altronde abbiamo rilevato anche per le altre tre regioni andate al voto questo autunno. Il tema è citato dal 58% dei nostri intervistati e vede un picco di preoccupazione tra gli elettori di Decaro (lo cita il 64%, quasi paradossalmente trattandosi dell’erede di chi ha amministrato la sanità nella regione, ma abbiamo già visto che questa preoccupazione non ha effetti concreti sul comportamento di voto).
Al secondo posto il tema dell’occupazione, citato dal 44%, decisamente più sentito dagli elettori dei candidati minori, da incerti e potenziali astensionisti. Seguono altri due temi citati da un quinto o più degli intervistati: i trasporti, mobilità e infrastrutture, e sicurezza, criminalità, lotta alla mafia.
L’amministrazione uscente, presieduta da Michele Emiliano, viene valutata positivamente dal 49% dei pugliesi, mentre un robusto 45% degli elettori esprime una valutazione negativa. Le valutazioni naturalmente si polarizzano (positive per due terzi degli elettori di Decaro, negative per circa tre quarti degli elettori di Lobuono), ma manifestano anche una relativa trasversalità: un terzo degli elettori di centrosinistra critica l’amministrazione uscente, un quarto degli elettori di centrodestra la valuta positivamente.
La partecipazione al voto vede il 39% degli intervistati sicuri di partecipare e il 17% che pensa che probabilmente si recherà alle urne. La stima attuale, sulla base di queste indicazioni, assomma al 43% di partecipanti. La previsione della partecipazione, come abbiamo detto più volte, è un dato soggetto a un’importante variabilità, funzione anche dell’andamento della campagna elettorale. Tuttavia, le stime attuali indicano il concreto rischio di un crollo verticale della partecipazione: circa 13 punti in meno del 2020 (quando però si votò anche per il referendum sulla riduzione dei parlamentari), ma anche 8 punti in meno delle Regionali del 2015.
Le intenzioni di voto vedono il trionfo del candidato del Campo largo: Decaro è infatti stimato al 63,8% dei voti validi, quasi doppiando il candidato di centrodestra che ottiene il 33,1%. Assai distanti gli altri due candidati, che insieme assommano al 3,1%. Decaro, quindi, sembrerebbe ottenere più dei voti che ebbe il Campo largo alle elezioni del 2020, mentre Lobuono avrebbe un risultato inferiore al dato di Fitto, candidato del centrodestra alla scorsa tornata.
Il dato dei partiti vede un ottimo risultato del Pd (23,5%), superiore al 2020 e anche a quello delle Politiche 2022, seguito dalla lista Decaro (13,2%), dal M5S (8,7%, poco meno del 2020), da due liste civiche per Decaro (circa 6% ciascuna) e da Avs stimata al 5,6%. Si tratterà di capire se la candidatura dell’ex presidente Nichi Vendola porterà o meno ulteriore valore aggiunto. Nel centrodestra FdI si posiziona al 17,3% circa (più del 2020, ma sei punti in meno rispetto alle ultime elezioni politiche), Forza Italia al 9,6%, la Lega al 4,5%, meno della metà del 2020. Le altre liste del centrodestra assommano a circa il 2%.
Il risultato di Decaro è un trionfo annunciato: il 56% degli elettori pensa che vincerà. È un pronostico trasversale, tanto che anche il 54% degli elettori di Lobuono assegna la palma della vittoria all’avversario.
Si tratta di dati evidentemente indiscutibili: per quanto soggetti a errore e per quanto le ultime settimane di campagna possano produrre variazioni anche apprezzabili (la ricerca del voto da parte dei candidati nelle liste si intensifica infatti negli ultimi giorni), il risultato finale non appare in discussione.
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5 novembre 2025
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