
DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
NEW YORK – «Non c’è nessun altro che vorrei al mio fianco in questo momento o in nessun altro momento», ha detto Zohran Mamdani, il nuovo sindaco di New York, nel suo discorso della vittoria. Rama Duwaji, la nuova first lady di New York, ha 28 anni ed è un’illustratrice di origini siriane nata a Houston, in Texas, trasferitasi a 7 anni a Dubai con la famiglia e poi tornata in America per completare gli studi universitari. È salita sul palco insieme ai genitori del marito – la famosa regista indiana Mira Nair e l’accademico della Columbia University Mahmood Mamdani – alla fine del discorso e poi tutti insieme sono usciti di scena.
Se Zohran Mamdani sarà un sindaco millennial, Rama è la prima first lady della Generazione Z. Si sono conosciuti sulla app Hinge nel 2021. Il primo appuntamento è stato da Qahwah House, un bar yemenita a Brooklyn, seguito da una passeggiata al parco. All’epoca lei non sapeva Mamdani che fosse un membro dell’assemblea dello stato di New York. Mamdani ha lanciato la sua campagna per sindaco poco dopo aver annunciato il loro fidanzamento su Instagram. Hanno festeggiato con la famiglia a Dubai, poi si sono sposati in tribunale a Manhattan nel febbraio 2025. Un’amica fotografa ha scattato le immagini diventate «virali» della coppia in metropolitana diretta in municipio dall’appartamento ad Astoria, nel Queens. Lei ha i capelli a caschetto, un vestito bianco e stivali neri alti fino alle ginocchia.
È stato chiaro sin dall’inizio che Duwaji non avrebbe svolto il tradizionale ruolo della first lady. Non è mai apparsa agli innumerevoli comizi del marito, ma era con lui nella notte della vittoria alle primarie quando le ha preso la mano baciandola di fronte alla folla, come pure ieri quando sono andati a votare mano nella mano vicino al loro appartamento di Astoria e poi nel finale sul palco del Paramount Theatre di Brooklyn.
Non ha ancora fatto interviste televisive al suo fianco, né si è prestata a posare per copertine di riviste. Su diverse riviste invece – da Vogue al New Yorker – sono apparse in passato le sue illustrazioni. Ha un profilo Instagram dove annota le cose che, mese per mese, l’hanno ispirata a creare arte e dove pubblica le proprie illustrazioni, che spesso raffigurano donne mediorientali o storie che mostrano il dramma dei palestinesi. Una animazione realizzata a maggio per esempio ritrae una ragazza palestinese che tiene in mano una pentola vuota con le parole: «Non è una crisi alimentare» e poi si passa ad un altro disegno in cui molte persone tengono in mano contenitori vuoti accompagnato dalla scritta: «Vengono ridotti alla fame in modo deliberato».
Duwaji non ha evitato in questi mesi di campagna elettorale di parlare attraverso la sua arte di questi temi: i suoi post pro-palestinesi sono completamente allineati con le critiche che suo marito ha fatto al governo di Israele, che gli hanno alienato almeno una parte del voto ebreo newyorkese. In un’intervista ad aprile con Yung, una rivista sull’arte mediorientale e africana, Duwaji ha detto che «troppe persone sono state ridotte al silenzio dalla paura, e tutto quello che posso fare è usare la mia voce per parlare di quello che sta succedendo negli Stati Uniti, in Palestina, in Siria». «È la nostra Principessa Diana», ha detto un amico della coppia, Hasnain Bhatti, al New York Times.
Mamdani è stato quasi del tutto assente tra i post di sua moglie: nelle stories del giorno del voto ha pubblicato un selfie di se stessa da sola con l’adesivo «I voted»; dopo le primarie aveva pubblicato una immagine insieme dicendo: «Non potrei essere più orgogliosa».
Ma Duwaji ha dato molti consigli dietro le quinte, per esempio il poster iconico di suo marito è stato coordinato con lei: il font ricorda le scritte gialle delle botteghe newyorkesi di una volta, i colori sono il giallo Metrocard, il blu dei Mets (la squadra di baseball del Queens) e il rosso del camion dei pompieri. Lo ha accompagnato inoltre agli eventi più importanti, senza farsi vedere: era tra il pubblico all’ultimo comizio nello stadio di Forrest Hills nel Queens, una settimana prima del voto.
Prima di sposarsi, i due giovani hanno discusso come la corsa di Mamdani per la poltrona di sindaco avrebbe potuto avere un impatto sulla vita di lei. «Rama non è solo mia moglie, è un’incredibile artista che merita di essere conosciuta per quello che fa», ha ribattuto l’allora candidato alle critiche del New York Post per la cerimonia di fidanzamento definita «stravagante» e «costosa» a Dubai. «Potete criticare le mie idee ma non la mia famiglia».
Un giorno mentre parlava di assistenza all’infanzia per i newyorkesi, gli è stato chiesto anche se intenda avere presto dei figli. «Mi sembra di parlare con mia madre» ha risposto il 34enne Mamdani.
5 novembre 2025 ( modifica il 5 novembre 2025 | 07:01)
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