Francia, Macron annuncia la scarcerazione di Cécile Kohler e Jacques Paris: erano detenuti in Iran dal 2022 con l’accusa di spionaggio

Cécile Kohler e Jacques Paris «hanno lasciato il carcere di Evin e sono in viaggio verso l’ambasciata francese a Teheran». Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato la liberazione degli ultimi due cittadini francesi prigionieri dell’Iran, incarcerati nel 2022 a Evin (lo stesso dove era detenuta Cecilia Sala). 

Kohler e Paris erano stati condannati a metà ottobre rispettivamente a 20 e 17 anni per spionaggio svolto per conto dell’intelligence francese e israeliana, ma i due hanno sempre sostenuto la propria innocenza. «Il dialogo continua per facilitare il loro ritorno in Francia il più presto possibile», ha aggiunto Macron, esprimendo il proprio «sollievo» per questa notizia auspicata da tempo. In una nota trasmessa all’agenzia France Presse, gli avvocati Martin Pradel, Chirinne Ardakani, Emma Villard e Karine Rivoallan, che hanno assistito i due prigionieri, plaudono a un «giorno nuovo per Cécile Kohler e Jacques Paris, che «mette fine alla loro detenzione arbitraria durata1.277 giorni». Successivamente, il ministro degli Esteri di Parigi, Jean-Noel Barrot, ha specificato che Kohler e Paris sono giunti «in sicurezza», presso «la residenza di Francia, a Teheran» dove si trovano «in attesa della loro definitiva liberazione».

Prof di lettere di 41 anni, lei, insegnante in pensione lui, Cécile Kohler e Jacques Paris, 72 anni, sono stati arrestati il 7 maggio 2022, nell’ultimo giorno di un loro viaggio turistico in Iran. Sono stati poi incarcerati nella sinistra sezione 209, riservata ai prigionieri politici del carcere di Evin, prima di venire trasferiti in un altro centro di detenzione a giugno, durante la guerra dei 12 giorni tra Israele e Iran. Per lungo tempo, Parigi ha deplorato condizioni di detenzione «disumane», equiparabili alla «tortura», presentando ricorso dinanzi alla corte internazionale di giustizia per «violazione del diritto di protezione consolare». Oggi la Francia tira un sospiro di sollievo, nella speranza di riportare al più presto i suoi connazionali in patria.