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Donte DiVincenzo: «Il passaporto italiano? Sollievo e orgoglio, voglio ringraziare chi mi ha dato la cittadinanza»

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La maschera facciale in stile supereroe sembra avergli dato una carica speciale, ma lui l’ha definita «decisamente scomoda». Donte DiVincenzo, guardia dei Minnesota Timberwolves, ha parlato al Corriere della Sera dopo una bella prestazione da 25 punti e nove rimbalzi contro i Brooklyn Nets fuori casa.

Il giocatore ha indossato la maschera in campo lunedì sera dopo aver riportato un colpo al volto durante la partita di sabato contro gli Charlotte Hornets. DiVincenzo ha ancora il naso dolorante e alcune visibili ferite al viso.

«È una protezione, quindi mi adatto», ha spiegato sorridendo dopo la vittoria — 125-109 —, in cui Julius Randle ha firmato la sua prima tripla doppia con i Wolves — 19 punti, 11 rimbalzi e 10 assist.

Americano del Delaware e da poco naturalizzato italiano, DiVincenzo ha raccontato le emozioni vissute al momento di ricevere il passaporto del Belpaese: «Orgoglio e sollievo. Una procedura lunga. Tante persone hanno dedicato molte ore a questo obiettivo e sono molto grato a tutti».

Sul suo impegno con l’Italia, DiVincenzo ha ribadito la volontà di onorare la maglia azzurra, spiegando che non si tratta solo di un traguardo sportivo, ma anche di un modo per ringraziare chi ha reso possibile il suo percorso verso la cittadinanza italiana. Un gesto di riconoscenza, dunque, oltre che una motivazione personale legata all’orgoglio di rappresentare le proprie radici.

Reduce da problemi di salute che gli hanno impedito di partecipare all’EuroBasket, la guardia dei Timberwolves guarda avanti con determinazione e senso di responsabilità. È consapevole che nella Nba nulla è scontato e che il margine tra il successo e il fallimento può dipendere da una o due partite. «Dobbiamo ritrovare la nostra identità di squadra», sottolinea. «Ogni gara conta molto».

4 novembre 2025

4 novembre 2025

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