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Il problema della trasmissione di Barbareschi è Barbareschi: un io debordante che non lascia parlare gli ospiti. E se poi «ospiti» significa un pippone di Morgan…

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«Allegro ma non troppo» è il titolo perfetto per questa trasmissione. Qualunque cosa si pensi di lei, c’è sempre un avversativo a controbilanciare il giudizio: divertente ma noiosa, intelligente ma banale, ironica ma seriosa e così via. Sarà così per altri 17 appuntamenti in seconda serata su Rai 3 (meglio vederli il giorno dopo su RaiPlay).

Il nuovo programma di Luca Barbareschi prometteva questo: «Al centro di ogni puntata due interviste legate da un tema comune: una a un protagonista della scena pop e l’altra a una figura del mondo della cultura». I due ospiti erano Giorgio Gori, ex direttore di Canale 5 ed ex sindaco di Bergamo (è pop o cultura?) e Marco Castoldi, in arte Morgan (è pop o cultura?).

Non so se era nelle intenzioni del conduttore e dei suoi autori (Riccardo Sfondrini, Giovanni Filippetto, Andrea Minuz) ma il personaggio più allegro era Gori, che molti vorrebbero alla guida del Pd, per una vera svolta riformista. Il più paludato era invece Morgan che ha iniziato un pippone sulla storia della musica, su Vico e Nietzsche, sul dio mercato che non finiva più.

Il problema di questo programma, qualunque siano gli ospiti è uno e uno solo, si chiama Luca Barbareschi. È vero che è animato dalle migliori intenzioni, come ritornare alla lettura dei libri, abbandonare i social (ma non era meglio non entrarci da subito?), «tornare a un pensiero più profondo». Sì, certo, ma in un programma di interviste bisognerebbe avere l’umiltà di fare un passo indietro, far parlare gli interlocutori e non mettersi sempre al centro dell’attenzione. Sia Gori che Morgan fungevano da spalla all’io debordante di Barbareschi.

A un certo punto, Morgan ha attaccato pesantemente Berlusconi incolpandolo del degrado culturale del paese. Ma ci voleva tanto a richiamare in studio Gori che per anni è stato direttore di Canale 5? Ti viene servita un’occasione d’oro ma tu sei troppo occupato a pensare a te stesso (è un tu generico, non mi permetterei mai). Una raccomandazione per Gori: ogni volta che viene pronunciata la parola «leggerezza» non è il caso di citare sempre Calvino, lo sappiamo che…

3 novembre 2025 ( modifica il 3 novembre 2025 | 12:27)

3 novembre 2025 ( modifica il 3 novembre 2025 | 12:27)

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