La letterina di Littizzetto contro i siti sessisti: «Pervertito 2.0 sei un verme, prendi la faccia (e il corpo) delle donne ma nascondi la tua»

La ‘letterina’ di questa settimana di Luciana Littizzetto a «Che tempo che fa», sul Nove, è dedicata agli hacker e agli utenti che su siti online hanno di recente creato e condiviso fotografie di nudi ritoccati con l’intelligenza artificiale di persone note e non. «Caro Lo-hacker di poca bontà, cuore di silicio e testa di m…, pervertito 2.0 – comincia l’attrice e comica -, tu che prendi foto di donne famose e non e ci appicchi sotto corpi nudi fatti con l’intelligenza artificiale… Noi di te non sappiamo niente, tranne che sfrutti la tecnologia che dovrebbe migliorare l’umanità per migliorare e offendere il corpo delle donne». «A umiliarci ci hanno già pensato nei secoli tanti maschi prima di te, e lo fanno ancora – punge Littizzetto – Tu hai solo più tecnologia tra le mani, così crei perversioni con mena fatica. Un gesto più spregevole perché sei nell’anonimato, non ci metti la faccia ma prendi quella degli altri, verme. Anzi no, perché i vermi a qualcosa servono mentre tu no. Tu sei più una cimice che fino ad oggi non ha ancora dimostrato la sua utilità nell’universo». «Questo schifo – continua – viene fatto a minorenni sbattute nude in rete e che non sanno come difendersi. Forse tu pensi che non ci sia nulla di male, pensi sia tutto un gioco e che nessuno soffra. Vorrei vedere se capitasse a te, scroto secco ritrovato tra le rovine di Pompei, di vedere la tua intimità sbattuta sul web. Pensa se lo facessero con tua mamma, tua sorella, tua moglie». «Qui stiamo parlando di furto di identità, stupro virtuale – conclude – Io ti chiedo una sola cosa, caro maschio: fatti tutte le p… che vuoi, ma che siano consapevoli, con video e foto fatte da professionisti del mestiere, tutto consensuale e volontario. Allora potrai partire con l’allegra segheria del borgo e perdere tutte le diottrie che ti restano: cretino, scemo senza volto e senza cuore».