
Il professor Roberto Burioni racconta la sua svolta a ‘Che Tempo Che Fa’ sul Nove. Nel salotto di Fabio Fazio, l’immunologo parla della decisione ‘storica’. Ha detto addio a un milione di follower — quasi 740mila su Facebook, 342mila su X e tredicimila su Instagram — per trasferirsi su Substack, piattaforma che per alcuni contenuti esclusivi è a pagamento.
«Ho spostato la mia divulgazione dai social, perché la scienza non è qualcosa come un’opinione politica dove ognuno può dire la propria e neanche si può decidere chi ha ragione con il televoto. C’è chi ha ragione perché ha i dati dalla sua parte e chi non ce l’ha. Nel mio caso ho immaginato che per un professore fare le lezioni in un’aula dove ci sono solo 100 studenti interessati è molto meglio che fare le lezioni in un’aula dove ci sono 5000 studenti, dove ci sono sì quei 100 interessati, ma anche 100 che tirano i pomodori e le uova. Ecco, secondo me fare lezioni con 5000 persone e tutta questa confusione è peggio per gli studenti interessati, anche per quelli non interessati. L’unico che ci guadagna è il proprietario dell’aula, se fa pagare il biglietto d’ingresso. Allora io ho fatto questa scelta. Dove mi possono trovare? Sulla piattaforma Substack»
03 novembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
03 novembre 2025
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