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Regionali in Campania, con i vertici di FdI candidati il partito è commissariato. E Cirielli attacca De Luca

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«Da settant’anni, ogni volta che uno si candida alle elezioni e si ha un ruolo apicale nel partito viene temporaneamente sostituito per garantire a tutti la stessa possibilità di correre a preferenze. È una tradizione che risale al Msi».
Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di FdI, chiarisce che non c’è nessun terremoto politico nella dirigenza campana di Fratelli d’Italia, dopo che ieri Giorgia Meloni ha deciso di commissariare il partito a Salerno, a Napoli, e in provincia, perché i rispettivi segretari sono candidati alle regionali. 

A Napoli, al posto di Marco Nonno (candidato) è stato nominato commissario Sergio Rastrelli, suo rivale interno al congresso cittadino di un anno e mezzo fa; in provincia di Napoli Marta Schifone sostituisce Michele Schiano di Visconti (è candidata la moglie, Ira Fele) e a Salerno la reggente è Imma Vietri al posto di Giuseppe Fabbricatore (candidato).
Marco Nonno dichiara che «non c’è nessun intento punitivo del partito nei nostri confronti. È una questione di serietà e opportunità, non posso fare il candidato e gestire anche il partito. Dopo la campagna elettorale si rimetterà tutto a posto. Se verrò eletto valuterò, ho vinto comunque un congresso, e il nuovo commissario Sergio Rastrelli è stato sconfitto. Al di là di come andranno le elezioni — prosegue — vorrei restare a fare il capo del partito a Napoli, mi diverto di più. Mi sono candidato al Consiglio regionale perché me l’ha chiesto Cirielli, e nel caso venissi eletto se posso — aggiunge — faccio sia il consigliere che il segretario cittadino, anche perché pure Cirielli fa il viceministro, il presidente dell’assemblea nazionale e il candidato alla presidenza della Regione». 

Antonio Iannone, commissario regionale di FdI, anche lui rivale interno di Nonno nell’ultimo congresso cittadino del febbraio 2024, precisa che «lo statuto del partito dice che ogni due anni si devono fare i congressi. In Campania li abbiamo fatti tutti un anno e mezzo fa, quindi togliendo i tempi della campagna elettorale ci siamo quasi..». 
Passando alla campagna elettorale Iannone, e non potrebbe essere altrimenti, diffonde ottimismo: «L’aria che respiro è positiva. Se penso che la candidatura di Cirielli è ufficiale da una settimana, sento che ha detto più cose lui in sette giorni che Fico in un mese. Ieri — continua — ho visto che il candidato del campo largo è stato ad un evento di Confcommercio a Napoli, dove ha detto che il suo slogan è “Ogni impresa conta”. Mi sembra credibile come il conte Dracula alla presidenza dell’Avis, perché Fico forse non lo sa, ma il Reddito di cittadinanza ha devastato imprese e attività commerciali, giacché non si trovava una persona che andava a lavorare se non con a condizione che venisse assunto in nero». 

Il coordinatore meloniano commenta poi la candidatura o meno di Gennaro Sangiuliano. «Per sapere se si candida bisognerà aspettare l’ultimo giorno utile per la presentazione delle liste, perché l’ex ministro è un dipendente della Rai, e per candidarsi deve mettersi in aspettativa, non può firmare la candidatura prima di un certo termine». 
Quanto all’impegno di Giorgia Meloni nella campagna elettorale in Campania dice: «Ci metterà la faccia come l’ha sempre messa in tutte le Regionali che si sono tenute finora. É andata anche in Toscana». 

Ieri, intanto, mentre Roberto Fico presentava a Napoli la sua lista, il suo avversario Edmondo Cirielli attaccava il governo regionale: «L’incapacità di chi ha governato la Campania è visibile a tutti: dei fondi Fesr 2021-27, solo il 31% è relativo alle pratiche avviate e il 16% è stato effettivamente utilizzato. Si tratta di investimenti volti a favorire l’occupazione e la crescita in Campania e il gap registrato coinvolge sia i singoli individui sia famiglie e minori costretti a vivere un disagio economico». Per poi aggiungere: «I dati nazionali e gli effetti delle misure del governo Meloni sono incoraggianti perché rilevano segnali di stabilità e crescita, con un aumento complessivo in Italia di oltre un milione di lavoratori da quando siamo al Governo. Bisogna appropriarci di questo modello anche in Campania».


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16 ottobre 2025

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