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Il dipendente virtuale che aiuta le piccole imprese: si chiama «Mario» fa tutto con l’Ai

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Umberto Poschi, a capo dei servizi media e web di Italiaonline, prende il telefono e chiama un ristorante di Torino per prenotare un tavolo per cinque persone il prossimo sabato 18 ottobre. Gli risponde una voce automatica, chiamata «Mario», guidata da un software di intelligenza artificiale, che gli prenota il tavolo, gli legge il menù in due lingue in italiano e inglese (perché Poschi gli ha chiesto di tradurlo per un commensale anglosassone) e gli pre-ordina anche gli gnocchi pescando nel menù dedicato ai celiaci. Un’interazione in tempo reale che fa impressione, che pesca da miliardi di fonti e dati, risponde con una voce assertiva e suadente al cliente, ignaro, che pensa di parlare con un «umano». 

Il chatbot guidato dall’Ai

Un assistente virtuale che passa da una lingua all’altra, guidato da un’infrastruttura tecnologica diretta da Italiaonline. Che si avvale di mille partner, da Google a ChatGpt, e che per questo si sta sempre più convertendo in un abilitatore digitale delle piccole e medie imprese che altrimenti non saprebbero (e non avrebbero le competenze) per digitalizzarsi, avere un sito efficiente, un contact center dedicato e gestito da un chatbot, un efficiente ecommerce con cui gestire persino i pagamenti dei conti al ristorante, già integrato con la cassa.

Il panorama delle pmi

Benvenuti nel mondo del 2025, in cui le nostre 6,8 milioni di pmi, generalmente non sufficientemente patrimonializzate e prive di un buon dipartimento It, possono avvalersi degli ultimi ritrovati tecnologici basati sull’intelligenza artificiale. Il panorama del viaggio esperienziale del cliente/consumatore è però in rapida evoluzione: le interazioni online si spostano sempre più verso i Grandi Modelli Linguistici (LLM) come ChatGPT, Gemini e Perplexity. Essere riconosciuti e citati da queste piattaforme sta diventando cruciale per la visibilità di ogni impresa, anche perché re-indirizzano sempre meno a siti terzi, dunque è fondamentale esserci e ciò vale anche per le ditte individuali, come gli artigiani, dall’idraulico al fabbro, dal ristoratore al gommista, dall’elettricista all’elettrauto. 

Il taglio dei posti di lavoro

Certo molti lavori si stanno evidentemente riducendo di taglia. Tutta la parte di call center ormai nei fatti viene esternalizzata, ma anche la parte tecnologia di infrastruttura dei portali online, la gestione dei siti e dell’ecommerce, in sostanza le pmi firmano un pacchetto in media di circa 2200 euro all’anno con Italiaonline e l’azienda gestisce tutta la parte It senza che il cliente finale debba preoccuparsene. Italiaonline ha introdotto InRete+, che aumenta la probabilità che una PMI venga citata da questi grandi modelli linguistici. 

Tutti gli strumenti possibili

«Questo è reso possibile garantendo la consistenza dei contenuti della PMI su un network di oltre 37 tra listing e directory strategiche (incluse le nostre PagineGialle e PagineBianche), essenziali per alimentare l’affidabilità delle risposte fornite dall’AI. L’impegno si estende all’ecosistema digitale: dall’integrazione di strumenti per la gestione recensioni con l’AI e siti web ottimizzati per l’AI, fino a servizi di SEO AI, Google AI e soluzioni per la creazione di contenuti generati con il supporto dell’intelligenza artificiale», spiega Poschi.

Come sta cambiando la ricerca

Con la ricerca del 2025 d’altronde è possibile rilevare per la prima volta la crescita dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte delle piccole e medie imprese: i dati mostrano che l’adozione dell’AI sta crescendo costantemente, con il 26,7% (+50% rispetto al 2024) delle aziende che nel 2025 l’ha testata o utilizza stabilmente. In particolare, rispetto al 2024 più aziende hanno integrato in modo permanente l’AI nelle proprie attività (9,4% contro 6,3%) o hanno iniziato a sperimentarla (17,3% contro 11,6%). Tuttavia, una quota consistente (43,5%) è consapevole del potenziale dell’IA ma non l’ha ancora testata, mentre il 29,7% è ancora incerto o non la utilizza. Quest’ultimo dato è in riduzione di 10 punti rispetto allo scorso anno.

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15 ottobre 2025

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