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Le gare trail hanno voglia di Olimpiadi: la lezione della Grand Finale nella Valle di Ledro

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Il futuro del trail running, uno sport destinato (auspicano in molti) a diventare olimpico è salito sul podio nella Valle di Ledro, in Trentino Alto Adige, per le finali della Golden Trail World Series

, il circuito internazionale di Salomon
che ogni anno riunisce i migliori trail runner del mondo su percorsi spettacolari e tecnici.

Un evento con 240 atleti di livello mondiale che si sono sfidati sull’ultima tappa, la «Grand finale». Sulla linea di partenza i cartelli installati invocavano che la corsa in montagna possa diventare sport olimpico, nonostante le complicazioni legate ai percorsi difficilmente «recintabili» secondo gli standard a cinque cerchi. 21 km e 1.700 metri di dislivello positivo, la gara si è distinta per l’elevato livello tecnico e la straordinaria bellezza paesaggistica. Dopo la partenza da Pieve di Ledro, gli atleti hanno affrontato una lunga salita tra boschi e pascoli, per poi proseguire verso Cima Parì, Cima Sclapa, Bocca Dromaè e Cima d’Oro. In mezzo, passaggi mozzafiato tra tratti esposti in cresta, corde per affrontare piccoli spuntoni a fin di cielo, discese tecniche e vedute mozzafiato (poche, a causa nebbia) sul Lago di Ledro e, in lontananza, sullo specchio del Lago di Garda.

«Il trail running sta vivendo un momento di slancio, energia e crescita senza precedenti» afferma Scott Mellin, global chief brand officer di Salomon. «Il formato della Golden Trail World Series prevede gare brevi ma spettacolari, della durata di due-tre ore, che rendono semplice e piacevole la partecipazione del pubblico e più gestibile l’organizzazione del percorso. Con il supporto di Warner Bros Discovery, abbiamo fatto crescere l’audience e la maturità di questo sport, trasmettendolo in televisione in 96 Paesi, rendendolo pronto a brillare anche sul palcoscenico olimpico».

Le gare finali hanno rappresentato l’ultima tappa di una stagione intensa, articolata in otto gare disputate nei cinque continenti, dalla Kobe Trail in Giappone alla Broken Arrow Skyrace negli Stati Uniti, passando per il Golfo dell’Isola Trail di Noli, in Liguria. I migliori 30 uomini e 30 donne della classifica generale hanno potuto contendersi il titolo mondiale sulle creste trentine, dopo mesi di competizioni ad altissimo livello.

Per la cronaca sportiva, a chiudere il circuito sono stati Madalina Florea ed Elhousine Elazzaoui, vincitori assoluti della Golden Trail World Series 2025. La rumena Florea, seconda nella tappa di Ledro alle spalle dell’americana Lauren Gregory, conquista il titolo mondiale nella categoria femminile. Tra gli uomini, il marocchino Elazzaoui conferma il suo stato di forma, firmando un’edizione che ha esaltato tecnica, resistenza e spirito sportivo. Ottime prestazioni per gli atleti Salomon, con Isacco Costa, Simone Giolitti, Roberto Giacomotti, Alice Testini ed Elisa Presa, protagonisti di una stagione di costante crescita e competitività a livello internazionale.

Ma su tutti, l’applauso più forte al traguardo lo ha meritato il francese Luca Liens.
Amputato ad una gamba, è riuscito a portare a termine la gara con una forza mentale e fisica inimmaginabili. Per lui, la discesa è stata impresa ancor più epica della salita. Ecco: se c’è una definizione dell’idea di «spirito trail», porta il suo nome e cognome.

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14 ottobre 2025 (modifica il 14 ottobre 2025 | 17:21)

14 ottobre 2025 (modifica il 14 ottobre 2025 | 17:21)

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