
Josip Ilicic, che oggi ha 37 anni, ha iniziato una nuova avventura al Koper di Capodistria, club della prima divisione slovena. Non ha nessuna intenzione di smettere. Alla Gazzetta dello Sport il fantasista ha ripercorso la sua carriera, a partire dai momenti più bui come la depressione che lo ha colpito nel 2020, in pieno Covid: «Mi hanno offerto soldi per raccontare la mia storia, ma i dettagli li tengo per me – le sue parole –. Non sapevo se sarei tornato a giocare (durante la pandemia ndr), e quando sei chiuso in casa allora inizi a pensare. Sono stato 42 giorni a Bergamo senza la mia famiglia. Ho sofferto. I soldi, i contratti, non mi importava più di nulla. Non stavo bene».
Tante le voci in quel periodo, soprattutto quelle relative a un presunto tradimento della moglie: «Niente di più falso. Ma si può pensare che io avrei trovato mia moglie con un altro? Ha ricevuto insulti incredibili – ha continuato lo sloveno – Ma i familiari, gli amici e i compagni conoscevano la verità. Perché queste voci? Ero al top e di me non si sapeva nulla. Qualcosa doveva uscire. Alla fine, sono tornato a casa. In Slovenia era come se il covid non ci fosse, mentre a Bergamo sfilavano le bare nei camion. Un’immagine tremenda. Io qualche anno prima avevo vissuto il dramma di Astori, con cui giocai anni alla Fiorentina. Mi ha segnato».
In una vecchia intervista Gasperini, l’allenatore con cui si è consacrato all’Atalanta, si commosse nel raccontarne il calvario: «Non posso dimenticare ciò che ha fatto per me. Nel 2018 fui ricoverato in ospedale per un’infezione. Avevo paura di non svegliarmi. Lui dopo una settimana mi disse “Josip, alzati che dobbiamo giocare”. “Mister, non sto in piedi”. “Non mi interessa, stai in campo”. Lo fece anche a Valencia (quando Ilicic segnò 4 gol in una partita di Champions ndr)– ha concluso Ilicic –. Dopo il terzo gol chiesi il cambio, lui mi ignorò e segnai il quarto. Mi ha spinto oltre i limiti che pensavo di avere».
14 ottobre 2025
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