
Il Consiglio comunale di Taranto ha respinto la mozione del Movimento 5 Stelle che chiedeva di impugnare al Tar l’Aia rilasciata a luglio dal governo per l’ex Ilva. Il documento è stato bocciato con 20 voti contrari, 4 favorevoli e 2 astensioni. Tra i favorevoli anche due consiglieri di maggioranza, Luca Contrario (Pd) e Antonio Lenti (Verdi). Parte dell’opposizione ha abbandonato l’aula. La maggioranza che sostiene il sindaco Piero Bitetti ha invece approvato una propria mozione di indirizzo che impegna il Comune a chiedere la nazionalizzazione dello stabilimento, la dismissione dell’area a caldo, una gestione sostenibile degli esuberi e un tavolo permanente per la transizione industriale.
Bitetti: «Il ricorso? Un alibi per il governo»
«Proporre oggi un ricorso all’Aia – si legge nel testo – significherebbe offrire al governo un alibi politico e mediatico». Bitetti ha ribadito: «La salute dei tarantini è sempre stata messa al primo posto e continueremo con coraggio e visione». La seduta è stata però segnata da momenti di forte tensione legati alla discussione su due mozioni riguardanti la Palestina: la proposta di candidare i bambini di Gaza al Nobel per la pace e quella per un messaggio di solidarietà alla popolazione. Le dichiarazioni di esponenti del centrodestra contrari alla cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice Onu, hanno scatenato proteste del pubblico, cori e l’esposizione di una bandiera palestinese in aula. Il presidente Gianni Liviano ha sospeso i lavori per circa dieci minuti, poi ripresi in un clima più disteso.
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13 ottobre 2025
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