Home / Esteri / «Netanyahu non andrà al summit in Egitto». Il giallo del suo arrivo, la sedia pronta accanto ad Abu Mazen, il no definitivo: perché ha dato forfait

«Netanyahu non andrà al summit in Egitto». Il giallo del suo arrivo, la sedia pronta accanto ad Abu Mazen, il no definitivo: perché ha dato forfait

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DALLA NOSTRA INVIATA
SHARM EL-SHEIKH (EGITTO) – Non arriva. E invece no, arriva. L’ha invitato al-Sisi in persona e siederà accanto ad Abu Mazen. No: l’ha invitato Trump ma non verrà perché è troppo vicina la festività ebraica.

È diventato un giallo la mancata partecipazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu al Summit per la pace a Gaza di Sharm el-Sheikh. Fino a domenica sera il suo nome non era nella lista dei partecipanti e invece c’era quello del presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen. Si era detto che Netanyahu non sarebbe arrivato in Egitto perché il vertice non era per le parti in causa, cioè Israele ed Hamas, ma per gli oltre 20 Paesi che avevano avuto o potranno avere un ruolo nella pace a Gaza.

Ma ieri, poco prima che i lavori del Summit prendessero il via, varie agenzie di stampa e il canale televisivo israeliano Channel 12 hanno annunciato il suo arrivo. Senza condizionali: Benjamin Netanyahu, dicevano, ha parlato al telefono con il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi, alla presenza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e «ha accettato l’invito del leader egiziano a partecipare al vertice internazionale di oggi a Sharm el-Sheikh sul piano di pace per Gaza». 

Si precisava anche che «Al-Sisi ha evitato di parlare con Netanyahu durante la guerra e inizialmente non aveva invitato il premier al vertice odierno». E sulla presenza in contemporanea con il presidente dell’Anp, le agenzie citavano come fonte «la presidenza egiziana» che avrebbe confermato e commentato: ci saranno entrambi «per consolidare l’accordo per la fine della guerra a Gaza e ribadire l’impegno a rispettarlo».

Quindi tutto superato e Netanyahu in arrivo: così si aspettavano le centinaia di giornalisti presenti al vertice di Sharm.

E invece è arrivata la retromarcia finale. Con una nota ufficiale pubblicata su X l’ufficio del primo ministro israeliano ha definitivamente sciolto i nodi della questione annunciando che Benjamin Netanyahu non parteciperà al Summit a causa della «vicinanza della festività» ebraica (Sukkot).

«Netanyahu – si legge nella nota – ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per i suoi sforzi volti ad ampliare il cerchio della pace e per l’invito che gli era stato rivolto». Nessun riferimento né ad al-Sisi, né ad Abu Mazen.

13 ottobre 2025

13 ottobre 2025

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