
«Vergogna alla nazione», scrive uno. Un altro: «La stirpe cinese non deve essere avvelenata». Un terzo: «Ha dato all’uomo bianco il guinzaglio che lui usa per portarla a spasso». E un quarto: «Le donne in Cina che idolatrano gli stranieri sono quelle che si inginocchiano dalla Guerra dell’Oppio». Sono i commenti apparsi su Douyin, la versione che la Cina considera accettabile di TikTok (cinese, ma in patria censurato), su una storia che tiene banco da inizio estate. A dicembre scorso una studentessa del Politecnico di Dalian, nel Nord-Ovest del Paese, partecipa a un torneo di videogiochi a Shanghai. Lì conosce un giocatore famosissimo: Danylo «Zeus» Teslenko, dall’Ucraina. Colpo di fulmine, notte insieme in hotel, e poi un errore strategico di lui: che sul suo canale Telegram pubblica alcuni brevi video sdolcinati di loro due insieme. Forse qualche coetanea occidentale della ragazza, di cui circola il cognome – Li – sarebbe lusingata. Per lei inizia un incubo.
La notizia gira nei forum e nei canali Telegram dei gamer, riceve molti commenti, e arriva all’amministrazione dell’università a cui lei è iscritta. Sul sito dell’ateneo compare un avviso indirizzato a lei, con nome e cognome: a causa del suo «comportamento inappropriato» si considera di espellerla.
L’ateneo, riporta la Zeit che ha ricostruito tutta la vicenda in un editoriale sul perché il Partito Comunista cinese tema, in fondo, il femminismo, ha rigide regole sul sesso prematrimoniale e sull’uso di pornografia. Ma il punto non è nemmeno questo. Nelle motivazioni della «sentenza» si legge che «i rapporti inappropriati con stranieri danneggiano l’onore della nazione e la reputazione dell’università». Più di qualcuno, come si vede dai commenti online, concorda.
Il dibattito tiene banco sui social cinesi da settimane: in che modo un’avventura di una notte di una studente danneggia, addirittura, «l’onore della nazione»? E se a dormire con una straniera fosse stato uno studente maschio? E l’università poteva diffamare così pubblicamente una sua iscritta? Il gamer ucraino ha cancellato i video da Telegram e si è scusato con la ragazza: «Ho condiviso del materiale che anche se non era di natura intima era troppo personale». Ma nel frattempo un blogger molto influente, con 14 milioni di seguaci, ha postato su Weibo che «certi errori sono imperdonabili» e che «blandire gli stranieri non porta mai rispetto». E il nome della studente è finito sui media di Stato. L’espulsione dall’università è reversibile, il danno alla reputazione no. E il caso della studente Li continua a fare discutere sui social cinesi.
13 ottobre 2025
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