
Milano come Hollywood. E, in fondo, in città (e negli showroom) non si parla d’altro: le riprese di Il Diavolo veste Prada 2 stanno catalizzando l’attenzione di tutti tra le vie del centro storico. Fan appostati alla ricerca dello scatto perfetto in cui viene immortalato uno dei protagonisti della pellicola più attesa del 2026: a Milano ci sono proprio tutti, da Stanley Tucci e Meryl Streep a Anne Hathaway.
L’attenzione ora è proprio tutta su quest’ultima, ovvero Andrea (Andy) Sachs. Se alla fine del primo film sembrava che Andrea volesse prendere le distanze dal mondo della rivista di moda Runway, nel sequel la ritroviamo correre (letteralmente) in piazza del Duomo a Milano, in mezzo alla gente, incredula.
«C’erano delle telecamere visibili, ma sembrava stessero solo facendo prove di inquadrature» raccontano due turisti inglesi casualmente sul set «poi improvvisamente lei è scesa da un van nero e si è messa a camminare velocemente tra di noi».
Bermuda scintillanti, capelli sciolti, occhiali da sole e stivali: Anne Hathaway conquista il set sotto la Madonnina. E la scena, a quanto pare, sarà più che reale che mai. L’attrice, insieme agli altri membri del cast, alloggia a Palazzo Parigi, un hotel cinque stelle lusso in pieno centro usato come base dalla produzione: bocche cucite (con tanto di accordo rigidissimo di riservatezza) su quello che accade tra le mura della struttura, tra scene di vita quotidiana e quelle da set.
Qui le arrivano fiori, regali e gadget. Tutto le viene poi portato nella sua suite da cui l’attrice esce quasi soltanto per girare le scene.
Sembra che la costumista Molly Rogers abbia richiesto tre stanze solo per gli abiti di scena di Anne, che passerebbe delle ore nei «camerini improvvisati» per perfezionare ogni singolo outfit. Che diventerà virale.
In fondo Milano, anche per lei, è sinonimo di shopping. Irresistibile. Ed è diventata virale ben presto la foto di Hathaway in uno dei negozi storici della città, «Eral 55» di Piazza XXV Aprile mentre posa con il titolare Ermanno Lazzarin. Uno store d’abbigliamento da uomo ma non è da escludere che, con il suo riconosciuto senso dello stile, Anne possa aver trovato una giacca dal taglio maschile o un pezzo perfetto per lei.
Il suo look per il tempo libero è all black, forse per provare a passare inosservata, ma l’impresa è ardua. E in città circola la voce che, nella stessa seduta di shopping, il suo acquisto si sia rivolto verso un oggetto totalmente inaspettato: un cellulare.
Comprare un telefonino nuovo a Milano, in Italia? Scelta effettivamente controcorrente. Ma tant’è. Poi gli avvistamenti sono stati nei luoghi dei ciak: nel Quadrilatero della Moda, nel ristorante di grande tendenza «Il Salumaio di Montenapoleone» di via Santo Spirito, ma anche nel cortile dell’Accademia di Brera, dove è stata girata la scena della sfilata di Runway.
Proprio da lì, sui social, sono arrivate testimonianze da alcune delle duemila comparse scelte a Milano: «Sono stata sul set ed Anne è gentilissima» scrivono sotto i diversi video in cui è stata paparazzata l’attrice. Adesso i suoi follower attendono una foto ufficiale in città sul suo profilo: solitamente non delude le aspettative e rende partecipe la sua community.
Milano per lei significa anche moda. Nel febbraio 2024 era stata ospite dello show di Donatella Versace. Nel 2022 non era mancata all’evento in piazza Duomo dei 70 anni Moncler: nella sua suite al Principe di Savoia le era stata fatta recapitare una torta — realizzata per lei da «Mami Louise Milano» — con la scritta «can you please spell Gabbana?» (nella versione italiana è: «Gabbana con una o due b?»).
Ed è proprio la famosa frase che pronuncia lei nel film. E tre anni dopo il capoluogo lombardo diventa «la sua casa» almeno fino al 18 ottobre, data di fine riprese in città.
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12 ottobre 2025
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