
I numeri sono impietosi e possono essere letti in due modi opposti. Nei primi sei mesi del 2025, Ferrari ha consegnato, nel mondo, più auto nuove del totale Lancia: il che sottolinea il momento super positivo della Casa di Maranello e i gravi problemi di quella torinese. Ad affermare il divario è Car Industry Analysis che cita dati ufficiali che al Cavallino assegnano 7.087 consegne nel primo semestre dell’anno e a 6.500 l’immatricolato di Ypsilon, l’unico modello disponibile del brand torinese. E’ la prima volta che accade a conferma come Lancia stia vivendo un rilancio decisamente complicato. Dopo la presentazione della già citata Ypsilon, svelata a febbraio dell’anno scorso, sperava di riuscire a conquistare una buona fetta del mercato delle Segmento B, ma al momento la vettura non sembra aver convinto il grande pubblico.
Il crollo
Va detto che il mercato della Ferrari è il mondo (le vendite in Italia non superano le 600 unità nei primi otto mesi dell’anno), quello della Lancia è rappresentato dal nostro Paese più pochi altri in Europa. Ma è proprio in ambito interno che emergono ancora di più le problematiche, come riportano i dati Unrae. Tra gennaio e aprile 2025, il marchio ha mantenuto un ritmo discreto, con un picco di 1.110 unità a marzo. Ma da maggio in poi (639 immatricolazioni), la tendenza si è invertita. A giugno si è registrata una leggera ripresa (718) e a luglio sembrava esserci una ripresa (800)prima che agosto registrasse un ulteriore calo, con appena 446 unità immatricolate il che porta a 6.614 il consuntivo. Nel 2024, lo stesso periodo aveva fatto registrare 28.867 immatricolazioni. Il calo, clamoroso, è del 77,09%.
La nuova strategia all’estero
Era impensabile che la nuova Ypsilon, visto il momento complicato del mercato e il focus sulla variante elettrica, potesse realizzare i numeri straordinari della generazione uscita di scena a metà del 2024; 24.709 immatricolazioni nel primo semestre dello scorso anno, con un incremento del 3% nei volumi. All’epoca, Lancia aveva ancora una quota di mercato del 2,8%, quando ora è inchiodata a 0,64% che ne fa 29a nella classifica per marche. La Ypsilon, ora si trova al 44° posto nella graduatoria tra i modelli e rischia a fine anno, senza un’inversione di tendenza, di ritrovarsi fuori dalla top 50. Dall’estero non arriva praticamente nulla: 510 unità in Francia, 439 in Spagna, 143 in Belgio, 104 nei Paesi Bassi.
La speranza degli incentivi
Non si può pensare sia unicamente una questione di prezzo: da mesi, la versione mild-hybrid di Ypsilon – in promozione – parte da 17.990 euro e ora quella elettrica da 34.900 euro, tra incentivi e sconto applicato dai concessionari – viene a costare 19,560 euro, quindi sotto la fatidica soglia dei 20mila. Sicuramente non è stata sufficiente la spinta promozionale della variante HF da 281 cavalli (ma anche da 45.200 euro), che ‘mette su strada ‘ la sportività della Rally4 – studiata per il Trofeo Lancia – e della HF Racing. I prossimi mesi saranno importanti per vedere se la Ypsilon risalirà la china e se i tempi della nuova Gamma, più facilmente crossover che berlina. sono destinati ad allungarsi. Era annunciata per il 2026 – tra l’altro l’anno del centenario della Casa – in variante elettrica e ibrida seguendo il copione comune a tutti i marchi Stellantis. Chi l’ha vista l’ha definita futuristica, con un motore elettrico da 730 km di autonomia. Basterà?
2 ottobre 2025 (modifica il 2 ottobre 2025 | 07:53)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
2 ottobre 2025 (modifica il 2 ottobre 2025 | 07:53)
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