
Il ciuffo con cui si era presentato alle amichevoli pre Mondiale è sparito («Sto facendo crescere i capelli, ma qui nelle Filippine preferisco usare la lacca»), ma le mani sono quelle di sempre. Simone Giannelli è il capitano, il regista e l’anima di un’Italia che si è rialzata dopo un girone difficile e oggi sfida la Polonia nella finale anticipata della rassegna iridata. È stata la finale degli ultimi Mondiali, degli ultimi Europei e anche della Nations League di questa estate. Stamattina assegnerà un posto in quella di domani contro una tra Repubblica Ceca e Bulgaria.
Giannelli, basterà la bellissima Italia vista contro Argentina e Belgio?
«Servirà ancora qualcosa in più. Incontreremo la squadra più forte al mondo in questo momento e dovremo mettere in campo una prestazione eccellente sotto il profilo tecnico e mentale».
Gli ultimi precedenti vanno nella loro direzione.
«Nelle ultime due finali ci hanno sopraffatto: non abbiamo vinto neanche un set. Stavolta vorrei giocarmela alla pari. Dovremo sfruttare le occasioni che avremo, restare sempre in partita con l’atteggiamento giusto ed essere costanti».
Dal terzo set contro l’Ucraina, i vostri volti sembrano più sereni. Cosa è cambiato?
«Capisco i giudizi esterni, ma non mi ci ritrovo. Noi abbiamo avuto sempre tanta voglia di lottare per questa maglia».
La difficoltà delle prime partite, però, è evidente.
«Abbiamo perso 3-2 una partita del girone contro un Belgio tostissimo, trascinato da Reggers che è uno degli opposti più forti al mondo. Dopo quella sconfitta abbiamo analizzato cosa non ha funzionato e abbiamo cercato di migliorarci ognuno nel proprio ruolo».
Intanto a Manila hanno disegnato il suo volto su un campo di volley in strada.
«Che emozione! Non avrei mai pensato di essere rappresentato così dall’altra parte del mondo. Quando l’ho saputo mi sono venuti i brividi».
Ogni tanto ripensa alla finale mondiale di Katowice del 2022 contro la Polonia?
«Quello è il passato. Mi ritrovo molto in ciò che sostiene Velasco: bisogna restare ancorati al presente. Ciò che è successo nel 2022 non ci aiuta a vincere la semifinale. Siamo concentrati solo su questo adesso».
In cosa siete cambiati rispetto ad allora?
«Siamo tutti tre anni più grandi. Quella era anche una Nazionale all’inizio del percorso. L’anno successivo siamo arrivati in finale all’Europeo, poi il quarto posto all’Olimpiade e ora siamo ancora in semifinale Mondiale. Questa squadra lotta sempre per le medaglie e ha conservato la voglia di stare insieme, ridere e divertirsi».
È anche questa una chiave per gestire la pressione e le aspettative?
«Le aspettative sono di chi guarda. Noi siamo consapevoli del nostro valore e diamo sempre tutto in allenamento e in partita. La pressione è un’altra cosa e ti dà la misura dell’importanza di cosa stai facendo. Ce l’hai perché vuoi onorare al meglio la maglia azzurra e non c’è nulla di più bello nello sport».
C’è qualcosa che ruberebbe alle campionesse del mondo azzurre?
«Potrebbero venire a giocare con noi (ride, ndr). Scherzi a parte, abbiamo tifato tantissimo e siamo orgogliosi di loro: hanno fatto qualcosa di fenomenale».
Intanto, come procedono i lavori di Tenuta Giannelli?
«Molto bene. Ci vuole ancora un po’ di tempo per completare il tutto, perché stiamo puntando sulla qualità, ma sono soddisfatto. Spero di poter aprire presto».
Ci saranno le sue medaglie?
«No, niente pallavolo. Quella sarà la nuova vita di Simone Giannelli».
Imprenditore della ricettività e produttore di olio?
«Certo. Anche l’olio è davvero di qualità. È sempre stata una passione, poi sono arrivato in Umbria e ho trovato le condizioni ideali per produrlo. Ed eccomi qua con la mia etichetta, la mia bottiglia e una sfida che, per certi versi, è molto più complicata della pallavolo».
Il tutto assieme alla sua compagna Selly.
«È una persona fondamentale nella mia vita, il mio punto di riferimento. Capisce al volo ciò che mi passa nella testa, sa di cosa ho bisogno e mi supporta sempre. Abbiamo tanti progetti insieme, a cominciare dalla tenuta, e so di poter contare su di lei in qualsiasi momento. È la mia forza: sono un uomo fortunato ad averla accanto».
27 settembre 2025 ( modifica il 27 settembre 2025 | 07:02)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
27 settembre 2025 ( modifica il 27 settembre 2025 | 07:02)
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