
«Abbiamo ricevuto la proposta da parte del presidente Mattarella di accettare per il bene nostro e la tutela della vita umana in generale, che condividiamo al 100%, di deviare la nostra rotta e accettare la proposta di mediazione di portare gli aiuti a Cipro, e da lì poi, grazie all’intermediazione di Nazioni Unite, del Patriarcato di Gerusalemme e del governo italiano come parte logistica, farli arrivare a Gaza. Noi non possiamo accettare l’appello perché questa proposta arriva per evitare che le nostre barche navighino in acque internazionali con il rischio d’essere attaccate»: queste le parole, in un video pubblicato su Facebook, della portavoce per l’Italia della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia. (Pa.Fo.)
27 settembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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