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Unicredit studia un cda più tedesco per agevolare le nozze con Commerzbank

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Unicredit sarebbe disposta a rendere il suo consiglio di amministrazione più tedesco se questo aiuterà a far passare l’acquisizione di Commerzbank, un’operazione transfrontaliera osteggiata da Berlino. A scriverlo è il Financial Times. No comment da parte della banca milanese. Al momento non sono in corso discussioni tra Unicredit, Commerzbank e il governo di Friedrich Merz in merito a una potenziale offerta tuttavia sembrerebbe che l’esecutivo Meloni invece stia attenzionando la vicenda: no comment anche da Palazzo Chigi. All’inizio dell’anno Orcel aveva dichiarato che potrebbe aspettare fino al 2027 prima di decidere un’Offerta pubblica di acquisto per l’istituto di Francoforte sul Meno. La rappresentanza nel consiglio di amministrazione è una delle diverse proposte che Unicredit sarebbe disposta a fare per favorire un accordo con l’istituto guidato da Bettina Orlopp. La banca italiana ha acquisito una partecipazione del 29% attraverso una combinazione di acquisti di azioni e operazioni su derivati, e il suo amministratore delegato Andrea Orcel ha chiarito la sua volontà di procedere a un’acquisizione totale.

Le altre ipotesi

Altre misure che Unicredit potrebbe proporre – sintetizza il quotidiano della City – sono il mantenimento della sede centrale della combinazione Hvb-Commerzbank in Germania, la promessa di non chiudere una certa percentuale di filiali o il mantenimento di un livello di prestiti per un certo periodo di tempo, come avviene nella maggior parte delle transazioni bancarie. Unicredit ha già modificato il proprio consiglio di amministrazione in seguito a un’acquisizione. Quando il gruppo di Piazza Gae Aulenti ha acquisito Hvb, l’amministratore delegato della banca tedesca, Dieter Rampl, era stato nominato presidente del gruppo combinato. 

26 settembre 2025

26 settembre 2025

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