Il gruppo Lufthansa pensa al taglio di circa 3 mila posti di lavoro nei prossimi anni nel tentativo di ridurre i costi operativi e raggiungere più velocemente l’obiettivo dell’8% di margine Ebit. L’annuncio potrebbe arrivare lunedì 29 settembre durante il Capital markets day. La notizia, anticipata dall’agenzia Reuters, viene confermata al Corriere da due persone a conoscenza delle discussioni interne che precisano come questa misura non toccherà Ita Airways, il vettore italiano di cui il colosso detiene il 41%.
Le manovre
Il taglio del personale dovrebbe essere concentrato tra quelli dell’ambito amministrativo — senza toccare quindi piloti, assistenti di volo e personale aeroportuale — e dovrebbe riguardare l’intero perimetro del gruppo. Ma, stando a quanto si apprende, la più colpita dovrebbe essere la compagnia aerea omonima, Lufthansa Airline, che da tempo fa fatica a riprendersi anche per gli alti costi di lavoro nel Paese.
I numeri
Al momento la forbice di taglio, proseguono le fonti, si aggira attorno al 18-20% e dovrebbe essere «diluita» nei prossimi 3-5 anni, anche se le discussioni proseguono e i numeri potrebbero cambiare nel corso del fine settimana. Al 30 giugno 2025 il gruppo contava 102.974 dipendenti: di questi circa 15 mila nei dipartimenti amministrativi: il taglio quindi riguarderebbe 3 mila persone.
Le parole del ceo
Contattata, Lufthansa non commenta le indiscrezioni. Ma le due fonti sottolineano che le riduzioni saranno effettuate ricorrendo agli strumenti sociali come il prepensionamento, le uscite agevolate e i trasferimenti in altri dipartimenti. Durante gli incontri interni (che si chiamano «Frankly Speaking»), l’amministratore delegato del gruppo Carsten Spohr ha detto ai dipendenti che c’è la necessità di ridurre i costi amministrativi: «Il nostro obiettivo è una riduzione del 20%».
lberberi@corriere.it
26 settembre 2025
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