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Maurizio Casasco confermato presidente dell’Efsma, Federazione Europea di Medicina dello Sport: «Continueremo a impegnarci in un rinnovamento culturale»

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Maurizio Casasco, presidente della Fmsi (la Federazione Medico Sportiva Italiana) è stato confermato oggi all’unanimità presidente dell’Efsma, la
Federazione Europea di Medicina dello Sport
riunitasi a Bucarest in occasione del 13° Congresso europeo di Medicina dello Sport.
Per Casasco – deputato di Forza Italia – è il terzo mandato, dopo quelli ottenuti nel 2017 e nel 2022. «Sono molto onorato per questa conferma – ha dichiarato Casasco – e voglio ringraziare tutti i colleghi europei per la grande fiducia che hanno voluto rinnovare nei miei confronti. Un grazie particolare alla Federazione Medico Sportiva Italiana che da 96 anni contribuisce a consolidare la credibilità riconosciuta a livello internazionale alla Medicina dello Sport». «Nel corso dei miei mandati alla guida dell’Efsma – spiega Casasco – abbiamo raggiunto obiettivi importanti: primo fra tutti, il riconoscimento a livello europeo della specialità in Medicina dello Sport».

«Un risultato straordinario – prosegue – conseguito grazie anche all’apporto dei miei predecessori, del presidente della Federazione Internazionale di Medicina dello Sport, Fabio Pigozzi, e dell’allora presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e che premia il modello italiano di Medicina dello Sport, una specializzazione nata prima nel mondo a Milano nel 1957. I progressi scientifici, maturati grazie a una consolidata esperienza ai massimi livelli sportivi, devono continuare a essere messi a patrimonio comune, per migliorare la salute e il benessere di tutti, un obiettivo da sviluppare in piena sintonia con la Federazione Internazionale, del cui board ho l’onore di essere parte. Continueremo a impegnarci in un rinnovamento culturale, che insista sulla promozione della tutela della salute attraverso lo sport e l’attività fisica a tutte le età. Per contrastare le malattie non trasmissibili, responsabili ogni anno della morte di 41 milioni di persone, il 74% di tutti i decessi a livello globale, dobbiamo investire nella prevenzione, primaria, secondaria e terziaria, soprattutto attraverso la prescrizione individualizzata, nella `giusta dose´, di esercizio fisico».

26 settembre 2025

26 settembre 2025

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