Home / Politica / Regionali in Toscana, i sondaggi: Giani può fare il bis con 13 punti di vantaggio. Pd in testa con il 31%, FdI al 25 | Pagnoncelli

Regionali in Toscana, i sondaggi: Giani può fare il bis con 13 punti di vantaggio. Pd in testa con il 31%, FdI al 25 | Pagnoncelli

//?#

Oggi ci occupiamo della terza regione chiamata al voto in questo autunno, la Toscana. Qui si presenterà il presidente uscente, Eugenio Giani, per la coalizione del campo largo, Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, per il centrodestra e Antonella Bundu, per la lista Toscana Rossa.

Le due candidature principali non hanno avuto un percorso semplice. Nel centrodestra, infatti, per la Toscana la candidatura è stata definita a soli 50 giorni dalle elezioni (mentre ancora in predicato sono le indicazioni per Campania, Veneto e Puglia). Anche per Giani le cose non sono state lineari: la sua candidatura era apparsa, se non osteggiata, almeno non del tutto gradita dalla segretaria del partito, costringendolo ad un’autocandidatura. E anche l’alleanza con il Movimento 5 Stelle non è stata facile: le perplessità all’interno del movimento sono state superate solo con un voto degli iscritti, che però ha visto il 40% contrari all’alleanza con il presidente uscente.

Le preoccupazioni dei toscani vedono al primo posto la sanità, citata dal 46% degli intervistati, tema critico anche per le altre regioni che abbiamo fino ad ora indagato (Marche e Calabria), ma in Toscana con un livello di preoccupazione inferiore alle altre. Seguono i problemi dei trasporti e delle infrastrutture (citati dal 28%), la sicurezza e la lotta alla criminalità (25%), il lavoro e l’occupazione (22%). Vengono poi altri temi non secondari, ma citati da meno del 20% dei toscani.

Come abbiamo visto per le altre regioni fin qui indagate, la preoccupazione per la situazione della sanità regionale non incide sull’apprezzamento dei presidenti uscenti. Anche Giani non fa eccezione: i giudizi positivi sul suo operato arrivano infatti al 56% e sono tutto sommato trasversali: anche fra chi dichiara che voterà per il suo avversario, l’apprezzamento dell’attuale presidente assomma al 43%.

La partecipazione al voto vede il 51% degli intervistati sicuri di partecipare e il 18% che pensa che probabilmente si recherà alle urne. La stima attuale, sulla base di queste indicazioni si attesta al 56% di partecipanti. Per quanto già più volte detto, vale la pena di ricordare che le stime di partecipazione sono complesse e soggette a numerose variabili, dal livello di convinzione degli elettori per la probabilità di vittoria del proprio candidato alla pressione mediatica delle ultime settimane di campagna.

Le intenzioni di voto vedono prevalere nettamente Eugenio Giani: il 54,8% dichiara di volerlo votare. A distanza di oltre tredici punti Alessandro Tomasi, stimato al 41,3%, mentre si collocano al 3,9% le dichiarazioni di voto per Bundu. Sono, come è noto, dati che possono modificarsi nel corso delle ultime settimane. È da tenere presente, ad esempio, che in Toscana è ammesso il voto disgiunto (ovvero esprimere nella stessa scheda un voto per un candidato e per un partito dello schieramento avverso), ciò che potrebbe comportare qualche variazione. Ma la distanza è tale da non suscitare perplessità sul vincitore.

Per quel che riguarda il voto di lista, il Pd è stimato al 31%, circa 4 punti in meno rispetto alle regionali del 2020, la lista Giani presidente-Casa riformista (che vede al suo interno una presenza importante dell’area di Italia Viva) all’8%, Avs al 7,9% e il Movimento 5 Stelle al 7,7%, sopra al risultato precedente, quando si presentò da solo, con un proprio candidato. Se confermato, quest’ultimo risultato sarebbe importante per il consolidamento del campo largo: storicamente, come dimostrato dai flussi elettorali dell’Istituto Cattaneo su diverse elezioni locali, gli elettori del Movimento hanno spesso difficoltà a votare per un candidato non appartenente al Movimento stesso. Complessivamente le liste collegate a Giani sono stimate al 54,6%. Per il centrodestra si profila un ottimo risultato di Fratelli d’Italia, stimati al 25%, quasi dodici punti sopra alle regionali precedenti e sostanzialmente in linea con le ultime politiche. In crescita Forza Italia (6,9% oggi contro il 4,3% del 2020 e il 5,6% delle politiche del 2022), in netto calo la Lega oggi stimata al 6,1% contro il 21,8% del 2020 (quando però godeva ancora del vento favorevole registrato con il grande successo alle europee del 2019). Complessivamente le liste di centrodestra sono stimate al 41,7%.

Richiesti di indicare il possibile vincitore i toscani hanno pochi dubbi: il 46% ritiene che vincerà Giani, il 13% assegna la palma a Tomasi (e il 36% dei suoi elettori pensa che vincerà l’avversario), il 2% alla Bundu, mentre il 39% non sa esprimersi.

Insomma, una vittoria annunciata, come d’altronde tutti si aspettavano. Le attese non riguardano in questo caso il vincitore, ma piuttosto da un lato la tenuta del campo largo (un importante afflusso di elettori pentastellati su Giani sarebbe un segnale importante in questo senso) e dall’altro gli equilibri nella coalizione di centrodestra.

La newsletter Diario Politico

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di politica iscriviti alla newsletter “Diario Politico”. E’ dedicata agli abbonati al Corriere della Sera e arriva due volte alla settimana alle 12. Basta cliccare qui.

26 settembre 2025

26 settembre 2025

Fonte Originale