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La lezione della marea umana per Gaza e la Flotilla e i vecchi tic della destra e della sinistra: «E perché i giovani non comprendono certi ragionamenti»

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Il giorno dopo la manifestazione per Gaza nel dibattito cittadino si sono riprodotti vecchi schemi e tic che rischiano di allontanarci dal senso profondo di quello che è successo. Anche perché è probabile che la maggior parte dei giovani che sono scesi in piazza, soprattutto quelli che lo hanno fatto per la prima volta, non comprendano più questi ragionamenti e si trovino dentro una rappresentazione che non riescono a leggere.

Il più lucido di tutti nell’analisi di quello che è successo è stato il questore Antonio Sbordone che ha parlato di una manifestazione di popolo e pacifica con alcune frange violente e che ha gestito egregiamente l’ordine pubblico con acume e intelligenza, evitando guai peggiori.

Le manifestazioni per Gaza e i vecchi schemi di destra e sinistra

C’è stata l’occupazione della tangenziale e dell’autostrada e una coda velenosa lungo via Stalingrado con attacchi alle forze dell’ordine e arresti ma le cose si giudicano meglio dall’alto e dall’alto l’immagine era quella di una marea umana che sfilava pacificamente per chiedere lo stop delle atrocità a Gaza.

Questa volta i tic e i vecchi schemi si sono messi in azione soprattutto a destra, ma ci arriveremo dopo. I tic a sinistra sono sempre gli stessi: chi era in piazza per Gaza ha corso il rischio di sentire slogan fuori dal tempo, può aver sfilato insieme a chi poi avrebbe minimizzato le violenze di Milano, a chi a suo tempo aveva irriso il 7 ottobre e a chi non ha mostrato alcuna pietà verso i civili ucraini uccisi, perché lì è sempre più complesso. 

Ma questi sono vecchi tic di una minoranza, spesso nutrita, ma pur sempre minoranza. E comunque quello era il posto giusto dove stare. Era sacrosanto esserci perché da molto tempo il quadro è cambiato e ora siamo davanti a un massacro di civili che rischia di portare il governo di Israele fuori dalla storia. E qui arriviamo ai vecchi tic a destra, nella nostra città e altrove. 

Le critiche del centrodestra al questore Sbordone

Gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno attaccato il questore Sbordone accusandolo di aver detto frasi gravi solo perché ha parlato di una manifestazione pacifica. Hanno riproposto un vecchio schema chiamando a raccolta la presunta maggioranza silenziosa che «dovrà pagare i danni prodotti dalla manifestazione» e che «era ferma in tangenziale o in autostrada» a causa delle proteste (a scanso di equivoci la modalità della protesta era sbagliata ma per dirla con il questore è stata autorizzata come male minore). 

Ma il quadro è cambiato e non certamente da oggi. Perché se questo ragionamento funzionava benissimo in altri casi, con manifestazioni di protesta improvvisate dal non chiaro significato, questo ragionamento non poteva più funzionare. Perché la protesta riguardava lo sterminio di una popolazione e se uno in fila in tangenziale non capisce la differenza, non ci sarà nessuno che glielo potrà spiegare. I ragazzi, alla loro prima manifestazione, quando sono tornati a casa hanno fatto tutti la stessa domanda. 

Una generazione in piazza

Adesso cambierà qualcosa? La risposta è no, probabilmente non cambierà niente. Ma si poteva aggiungere: «Avete fatto la vostra parte». Questo punto, temo, sia sfuggito ai rappresentanti di Fratelli d’Italia che si sono riservati il ruolo di guardie di riserva quando invece le guardie avevano svolto egregiamente il loro compito. Non solo nella gestione dell’ordine pubblico.


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26 settembre 2025

26 settembre 2025

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