Il capo del Pentagono Hegseth convoca urgentemente i vertici militari Usa di tutto il mondo a Quantico. «Nessuno sa il perché, c’è grande preoccupazione»

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
NEW YORK – Il capo del Pentagono Pete Hegseth riunirà la prossima settimana in Virginia centinaia di generali, ammiragli e altri ufficiali da tutto il mondo, scrive il Washington Post, per un incontro del quale «anche i più alti generali e i loro staff non conoscono la ragione». 

La riunione alla quale sono stati invitati con una direttiva anche i leader di tutti i comandi Usa – in Europa, Medio Oriente, Asia-Pacifico – sollevando alcune preoccupazioni per la sicurezza e la rimozione dei vertici militari da aree di crisi, si terrà presso la base della Marina di Quantico la prossima settimana. Un portavoce del Pentagono ha confermato l’incontro ma non ha fornito alcun dettaglio o spiegazione. 

È qualcosa di totalmente inusuale (nessuno ricorda una cosa del genere) che sta causando «confusione e allarme», secondo il Washington Post, visto che diversi leader delle forze armate sono già stati licenziati quest’anno (a maggio Hegseth ha indicato che i vertici militari vanno ridotti «come minimo» del 20% e che bisogna «tagliare» circa 100 generali e ammiragli sui circa 800 negli Stati Uniti e decine all’estero) e visto che l’amministrazione Usa ha appena annunciato l’intenzione di effettuare tagli drastici al personale federale in caso di shutdown (se il Congresso rifiuta di finanziare il governo dal 1° ottobre). 

Hegseth sta anche preparando una nuova strategia nazionale di difesa per quello che è stato rinominato «dipartimento della Guerra»: l’aspettativa è che la «sicurezza e difesa interna» diventi la priorità delle forze armate (già inviate per esempio al confine con il Messico) dopo anni in cui la Cina è stata considerata il rischio principale per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Alcuni pensano che si potrebbe parlare di questo all’incontro, ma il timore di nuovi licenziamenti è molto forte. 

Il mese scorso Hegseth ha licenziato il generale Jeffrey Kruse, direttore dell’Agenzia di Intelligence della Difesa, la viceammiraglia Nancy Lacore e altre figure, senza spiegazione. Appena insediato Trump aveva licenziato il capo di stato maggiore delle forze armate, il generale Charles Q. Brown Jr.; il capo delle operazioni navali, l’ammiraglio Lisa Franchetti; la comandante della Guardia costiera, ammiraglio Linda Fagan; e il vicecapo dello staff dell’Aeronautica militare. Una lista che contiene molte donne.