
«Coraggiosi si diventa» è la quinta edizione di Fotografica Bergamo Festival. Immagini dure o positive, tutte raccontano la realtà suscitando, o anche provocando, emozioni e reazioni. La rassegna biennale, promossa dall’Associazione Fotografica APS in collaborazione con il Comune di Bergamo — con il contributo di Regione Lombardia, il sostegno dei Main Sponsor Fujifilm, Telmotor e ABB e grazie anche al contributo di Milan Bergamo Airport — animerà Città Alta dall’11 ottobre al 9 novembre.
Lo farà «raccontando storie di coraggio, quello spesso silenzioso che abita i gesti, i sogni e le resistenze di chi non si arrende – dichiara Daniela Sonzogni, direttrice del Festival –. Il coraggio di chi affronta ingiustizie, guerre e povertà, continuando però a immaginare un futuro possibile e diverso. Fotografica da sempre si interroga sulla contemporaneità: ogni immagine si fa segno e testimonianza, un invito a sostare nello sguardo e a riconoscere la bellezza che nasce dalla tenacia umana. Il nostro desiderio è custodire queste storie, perché non svaniscano, ma continuino a illuminare il presente. Perché guardare è già un atto di coraggio. E coraggiosi, si diventa».
Tredici le mostre in programma, che trasformeranno due luoghi simbolo della città in spazi di visione e di incontro: il Monastero del Carmine, bene culturale pubblico di grande interesse storico e artistico e dal 1996 sede del TTB Teatro tascabile di Bergamo – Accademia delle Forme Sceniche, e l’ex Ateneo di Scienze Lettere ed Arti, spazio storico e culturalmente attivo situato sopra il Fontanone visconteo dietro Piazza del Duomo.
«Fotografica si consolida come un punto di riferimento nel panorama culturale della città, con un successo di pubblico che è certamente il primo e più importante riconoscimento. Dal 2016 porta a Bergamo nomi rilevanti della scena fotografica nazionale e internazionale, privilegiando la fotografia che si impegna a raccontare la contemporaneità in tutti i suoi spazi, anche interstiziali, dove possono annidarsi storie altrimenti dimenticate – dichiara Sergio Gandi, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo-. Oltre alle sale del Carmine, la presenza del Festival tocca altri importanti luoghi della città, confermando come il dialogo tra amministrazione comunale e associazioni culturali sia la via giusta per sostenere e rendere viva la produzione di cultura in città. L’augurio è che sempre più persone possano visitare il Festival, facendosi portare per mano ad ascoltare le storie sconosciute che accadono lontano e vicino a noi».
25 settembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
25 settembre 2025
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