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Trattato Onu sull’alto mare, raggiunte le 60 firme (senza l’Italia): dal 2026 nuove regole per proteggere gli oceani

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Un accordo storico. Il Trattato globale sugli oceani ha raggiunto venerdì 19 settembre le 60 firme necessarie per l’entrata in vigore. Decisiva l’adesione di Marocco e Sierra Leone, che diventano rispettivamente le parti 60 e 61 del patto, mentre manca ancora quella dell’Italia. L’entrata in vigore del Trattato, prevista a gennaio 2026, sarà fondamentale per ampliare la superficie di mare protetta, istituire riserve marine utili a mitigare gli impatti della crisi climatica, proteggere la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare delle persone che dipendono dalle risorse del mare. 

Attualmente solo lo 0,9 per cento degli oceani del mondo è protetto, mentre in Italia lo 0,4 per cento del mare è tutelata. 

Di cosa si parla quando si usa l’espressione «alto mare»? Il trattato si occupa di un’area trascurata, quella che si trova oltre le 200 miglia nautiche dalle coste (370 chilometri) e che non ricade sotto la sovranità di alcun Paese. Questa porzione rappresenta circa il 60% della superficie marina globale e circa il 95 % del volume degli oceani.

Il Trattato sull’alto mare (conosciuto come High Seas Treaty)è il risultato di vent’anni di complessi negoziati: il documento è stato approvato due anni fa dalle Nazioni Unite (il 19 giugno 2023), ma per entrare in vigore era necessaria la ratifica di almeno sessanta Paesi. Molte firme, non abbastanza, erano arrivate in occasione della Conferenza mondiale sugli Oceani di Nizza dal 9 al 13 giugno scorso. È il terzo Accordo applicativo della Convenzione Onu sul diritto del mare del 1982 (in vigore dal 1994) che ha l’obiettivo di colmare le lacune e implementare gli obblighi già previsti da tale Convenzione, così come raccomandato dall’Assemblea Generale con la Risoluzione 72/249 del 24 dicembre 2017.

Oggi, 24 settembre, è arrivata anche la firma del Messico. Il ministro degli Affari esteri, Juan Ramón de la Fuente, ha reso ufficiale l’iniziativa. Con questa ratifica, «il Messico ribadisce l’impegno per il multilateralismo e la convinzione che il diritto internazionale sia la soluzione più efficace per affrontare le sfide globali», si legge in un comunicato.

24 settembre 2025

24 settembre 2025

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