
AEROPORTO DI LINATE (Milano) – Moka è un labrador chocolate di 11 anni, Honey una meticcia poco più giovane con un pelo melange con un passato di sofferenza alle spalle e una nuova vita in una famiglia che la ama. Sono loro le prime passeggere a quattro zampe di taglia medio grande ad essere state imbarcate su un volo di linea, in cabina, al fianco delle loro proprietarie, Anna Santini, di Sesto Calende (Varese) e Tiziana Gori di Villasanta (Monza). Tra la curiosità e gli sguardi divertiti degli altri passeggeri si sono accomodate una in prima fila e una in ultima, dove erano state preparate per loro due postazioni ad hoc, con tappetino assorbente e ciotola per l’acqua.
Poco dopo le 9 sono decollate da Linate alla volta di Fiumicino. Con loro, tra gli altri passeggeri diretti nella capitale, c’erano anche il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini; l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali; il presidente di Ita Airways, Sandro Pappalardo; e quello di Enac, Pierluigi Di Palma. Del resto non era un volo come tutti gli altri e a fare la differenza è stata proprio la presenza delle due cagnolone.
A loro agio nel viavai dell’aeroporto, hanno superato senza problemi i controlli e hanno affrontato quel battesimo del volo che le loro accompagnatrici avrebbero voluto regalare loro molto tempo fa, senza però poterlo fare. A tutt’oggi è possibile viaggiare con il proprio cane in cabina solo se ha le dimensioni di un trasportino posizionabile ai piedi del sedile per un peso massimo totale tra gli 8 e i 10 kg a seconda delle regole delle diverse compagnie. Per tutti gli altri è inevitabile il trasporto in stiva pressurizzata, un’opzione che i proprietari prendono in considerazione malvolentieri e solo in caso di assoluta necessità, trattandosi di un’esperienza spesso traumatica per gli animali e per questo sconsigliata anche dai veterinari.
Anna e Tiziana infatti non l’hanno mai considerata una valida opzione e hanno sempre preferito organizzarsi diversamente, affidando il cane a qualcuno che potesse accudirlo a casa durante la loro assenza oppure portandolo con sé ma viaggiando in auto o in treno. «Ora finalmente potremo anche prendere in considerazione viaggi più lunghi, da compiere rigorosamente insieme – sottolinea la signora Gori, entusiasta delle nuove opportunità -. La stiva non è mai stata tra le scelte possibili, piuttosto ho sempre rivisto i miei programmi».
Una linea che peraltro è condivisa anche dai vertici dell’Enac, che prima a maggio e poi nei giorni scorsi hanno rivisto le linee guida per il trasporto di animali a bordo rivedendo le regole a cui le compagnie aeree si possono attenere. Possono, non devono. E infatti già oggi ci sono vettori che non consentono proprio l’imbarco di animali, anche quelli di dimensioni più piccole. L’avere rimosso una ulteriore barriera, tuttavia, consentirà a quelli più animal friendly di aprire le loro porte, anzi i portelloni, ad un numero maggiore di cani. Per ora quelli fino a 25 kg, che potranno salire a bordo stando sempre assicurati con pettorina e museruola, e viaggiare con i propri responsabili umani senza dover stare nel trasportino (questa è forse la novità più significativa, visto che più di tanto non sarebbe stato possibile aumentare le dimensioni dei contenitori, viste le ristrettezze degli spazi a bordo).
Ma non è esclusa la possibilità di estendere ulteriormente questo limite. «Dovremo chieder anche l’adeguamento di normative e standard internazionali – fa notare il presidente Enac, Di Palma -. Ma siamo fiduciosi. Domani sarò a Montreal e presenterò le novità che abbiamo introdotto. Siamo i primi a livello internazionale e già stiamo facendo scuola: molte altre autorità nazionali stanno studiando le nostre linee guida». Di una cosa però Di Palma va particolarmente fiero: «Abbiamo cancellato l’idea che dopo i 10 kg di peso gli animali fossero considerati come bagagli da relegare nella pancia dell’aereo. Abbiamo vinto una sfida, rispondendo peraltro alla nostra Costituzione che dal 2022 riconosce un pieno diritto di cittadinanza anche agli animali».
Esprime soddisfazione anche il ministro Salvini, che proprio la scorsa settimana aveva annunciato questo volo speciale. «Nel 2024 anno sono stati 82 mila gli animali domestici che hanno viaggiato a bordo di aerei in Italia, d’ora in avanti saranno molti di più. Spero che l’esempio di Ita Airways sia seguito anche da altre compagnie. A livello normativo il nostro Paese è capofila nel mondo e questo ci rende orgogliosi. Siamo consapevoli di essere un modello e siamo convinti che altri ci seguiranno. C’è ancora molto da fare. Ogni cambiamento comporta miglioramenti e aggiustamenti, il limite dei 25 kg è uno di quelli su cui bisognerà lavorare. Ma che oggi Moka e Honey viaggino con gli altri passeggeri, pagando come gli altri passeggeri ma avendo anche gli stessi diritti degli altri passeggeri è un grande passo avanti di civiltà».
«Oggi si compie un ulteriore avanzamento nel riconoscimento dei diritti degli animali – aggiunge raggiante Michela Vittoria Brambilla, che nel 2013 da ministra del Turismo era stata l’artefice dell’intesa con Trenitalia che aveva aperto le porte ai cani di grossa taglia sui treni ad alta velocità -. Stiamo dimostrando che tutto quello che un tempo sembrava impossibile è invece possibile, se solo lo si vuole. I tempi sono cambiati, la legge che porta il mio nome ha dato ulteriori tutele agli animali che sono ormai considerati, anche per il nostro ordinamento degli esseri senzienti, portatori di diritti. E farli viaggiare in sicurezza anche in volo è un loro diritto, prima ancora che di noi che non vogliamo separarcene. Non ci saranno problemi, i cani che vivono nelle famiglie sono educati e socializzati. Del resto a bordo si incontrano spesso passeggeri ben più fastidiosi e molesti».
23 settembre 2025 ( modifica il 23 settembre 2025 | 09:59)
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