
Il primo giorno di scuola per 67mila studenti è stato anche l’occasione per mettere in fila le priorità per l’istruzione trentina. E il «tema cruciale», per usare le parole di Francesca Gerosa, sarà la valorizzazione del ruolo degli insegnanti: «Una vera valorizzazione passa innanzitutto dal riconoscimento all’interno della comunità del ruolo del docente — spiega l’assessora provinciale all’istruzione — Gli insegnanti hanno un ruolo fondamentale nella crescita dei nostri ragazzi e devono essere riconosciuti nella loro autorevolezza. Ci sono purtroppo studenti che non li rispettano e famiglie che prendono il sopravvento. Bisogna rimettere ordine». Accanto, però, c’è anche un «lato economico» e di stabilità lavorativa che attende di essere valorizzato, e che Gerosa riconosce senza giri di parole: «Uno dei passi da fare è lavorare sui contratti. Proprio per questo è in corso un confronto costante con Apran». Infatti, sullo sfondo dei 259 nuovi docenti assunti a tempo indeterminato, rimangono oltre duemila insegnanti precari.
Le nuove sfide della scuola
Gerosa quindi inquadra: «Oggi ci sono classi di concorso più critiche perché tanti professionisti scelgono una strada fuori dalla scuola piuttosto che la docenza, e questo proprio perché magari le proposte economiche sono più interessanti o perché trovano un maggiore riconoscimento della propria professionalità. Dobbiamo cercare di colmare questo gap, anche se non sarà semplice». Ieri, 10 settembre, l’assessora ha salutato alunni e insegnanti all’istituto comprensivo Trento 7 di Gardolo e al Martino Martini di Mezzolombardo. «La scuola è chiamata ad affrontare sempre nuove sfide, in una società che cambia rapidamente — ha detto — Per questo stiamo guardando a nuovi modelli didattici già sperimentati in Nord Europa che vadano oltre la standardizzazione, con l’intento di personalizzare sempre di più i percorsi e gli approcci». Poi Gerosa ha fatto tappa a Trento, all’istituto di formazione professionale Sandro Pertini. In aula magna si è rivolta agli studenti: «Vogliamo che la formazione professionale sia considerata al pari degli altri istituti e dei licei, non di serie B, perché fa parte di un tessuto economico e produttivo del Trentino. Voi siete il modello della scuola che vogliamo: ragazzi che studiano e intrecciano relazioni con le aziende del territorio».
Il nodo della formazione professionale
«Fortunatamente sta venendo meno il pregiudizio sulla formazione professionale come scelta residuale — ha aggiunto Maria Rita Magistro, dirigente dell’istituto — Questo ambito non è un vicolo cieco. Qui gli studenti trovano sia opportunità lavorative sia possibilità di crescita culturale». Poi l’augurio accorato: «Ai ragazzi dico di fidarsi della scuola. È la leva fondamentale del loro futuro». Dopo i crolli del 2017, per l’ottavo anno gli alunni del Pertini faranno lezione in aule-container. Gli interventi di ristrutturazione, per un totale di 21 milioni di euro finanziati dal Fondo sviluppo e coesione, dureranno da cronoprogramma ancora due anni. «Stiamo correndo — dice Gerosa — L’obiettivo è consegnare la nuova ala dei laboratori a settembre 2027. Sarà anche ultimata la parte destinata a sette aule».
L’istituto di formazione professionale Sandro Pertini
Ma gli spazi del Pertini potrebbero finire al centro di ulteriori pianificazioni da parte della Provincia. È nei progetti dell’assessora infatti sfruttare il fabbricato in via di costruzione che accoglierà gli studenti, fuori dai container, in attesa delle nuove aule: quando la scuola sarà definitivamente ristrutturata, la Provincia pensa di convertire il prefabbricato in una mensa, aperta anche studenti e personale di altre scuole. «La città — fa il punto Gerosa — ha grande necessità di spazi per la mensa, perché oggi sono poche le scuole che ne sono dotate».
La visita del presidente della Provincia
Ieri anche Maurizio Fugatti è andato in visita all’istituto di formazione professionale alberghiero di Rovereto, dove è stato accolto dal dirigente scolastico Vito Rovigo, con la sindaca Giulia Robol e l’assessora all’istruzione Silvia Valduga. «Porgo i miei complimenti ai ragazzi — ha detto il governatore — per aver scelto un istituto molto legato al territorio, con personale scolastico competente». Infine, parlando agli alunni: «Auguro a tutti di mantenere intatta nel tempo la passione che vi ha spinto a scegliere questo indirizzo. Sarete parte dell’accoglienza e della ristorazione in un settore, come quello turistico, che è centrale nell’economia trentina».
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11 settembre 2025
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