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Regionali in Puglia, Decaro prepara le liste e affronta la prima grana: le civiche. E l’ex assessore Delli Noci non sarà candidato

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Tra un volo di andata e uno di ritorno da Strasburgo, un’agenda pienissima. Antonio Decaro sta tentando di comporre il puzzle delle liste che lo sosterranno. Il tempo stringe e il caos è ancora tanto. A cominciare dal mondo civico. 

Ieri sera, appena atterrato a Bari, l’europarlamentare è corso nella sua casa di Rosa Marina dove ha rimesso i panni del candidato presidente di Regione e ha incontrato Con, il movimento nato su spinta del presidente in carica Michele Emiliano e che ora dovrà camminare sulle proprie gambe. Una partita affatto facile, va detto. Perché Avs, Movimento 5 Stelle e Pd sono competitor non semplici quando i due più grandi catalizzatori di voti non saranno impegnati in prima persona: Michele Emiliano e Alessandro Delli Noci.

Il governatore, nonostante sia stato corteggiato e pregato dai suoi di candidarsi, ha risposto picche, dopo il passo indietro dalla lista del Pd.
Quanto all’ex assessore regionale, coinvolto nell’inchiesta della procura di Lecce per presunti favori in cambio di sostegno elettorale, più di qualcuno ha provato ad avanzare l’ipotesi della sua candidatura ma sarebbe arrivato l’altoltà di Decaro: troppo presto. Prima è opportuno che chiarisca la sua posizione, il resto verrà dopo. 

E, dunque, pur potendo contare su assessori e consiglieri uscenti e sul sostegno esterno dei due leader, Con non ha davanti a sé una sfida semplice. Anche perché tra i consiglieri con maggiore esperienza si ragiona con la calcolatrice alla mano: per riuscire a guadagnare un seggio in ogni provincia bisogna totalizzare almeno 120mila voti. Un calcolo che dipende da tante variabili, tra le quali la più complessa è quanti voti prende il candidato presidente. 

Tecnicismi a parte, il senso è che la partita è durissima. Con, si diceva, vuole esserci e possibilmente in solitaria, ossia senza abbinamento con altre civiche. Si vedrà, sul tema non tutti i consiglieri di Con la pensano così. Sabato se ne riparlerà in un incontro tutto leccese. Per la Puglia (che, guidata da Sebastiano Leo, diventerebbe Per Decaro) è dello stesso avviso: corsa solista. O meglio, corsa disgiunta da Con. Per il resto porte aperte: ad Azione, ad esempio, che resta in attesa di valutazioni e di interlocuzioni con Decaro, cosa che avverrà tra oggi e domani.

E il Pd? Si agita. La rottura tra l’area emilianista e quella decariana, dopo il no alla candidatura di Emiliano da parte del candidato presidente, provoca ancora più di qualche problema. Stasera è previsto un incontro degli emilianisti per capire come muoversi. Un primo passo potrebbe essere la candidatura nel Pd del deputato Ubaldo Pagano. L’obiettivo è costruire in Consiglio regionale un fronte compatto che, non è da escludere, possa far ballare la maggioranza. Tutto dipenderà da come evolverà il rapporto tra i due diretti interessati: Decaro ed Emiliano. 

Una pacificazione potrebbe riverberarsi positivamente sulla coalizione e sul partito, sedando i malumori. Però occorre che si parlino, cosa che, al momento, sembrerebbe non essere avvenuta. Emiliano da quando è diventato nuovamente papà si è blindato nella sua bolla familiare, disertando ogni evento pubblico. Sabato, però, le strade del presidente uscente e del candidato potrebbero incrociarsi nuovamente: entrambi sono previsti all’inaugurazione della Fiera del Levante.


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11 settembre 2025

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