
(LaPresse) Per la prima volta è stata confermata la carestia a Gaza City. Lo afferma l’Integrated Food Security Phase Classification (IPC), un organismo sostenuto dalle Nazioni Unite responsabile del monitoraggio della sicurezza alimentare. L’Ipc ha elevato la sua classificazione alla Fase 5, il livello più alto e peggiore della sua scala di insicurezza alimentare acuta. Il rapporto dell’IPC afferma che la carestia a Gaza è stata causata dai combattimenti e dal blocco degli aiuti, e amplificata dagli sfollamenti diffusi e dal collasso della produzione alimentare, portando la fame a livelli pericolosi per la vita in tutto il territorio dopo 22 mesi di guerra. È la prima volta che l’IPC conferma una carestia in Medio Oriente. “La carestia di Gaza è una carestia del 2025, sorvegliata da droni e dalla tecnologia militare più avanzata della storia”, ha dichiarato Tom Fletcher, Sottosegretario generale per gli Affari umanitari dell’Onu (OCHA) lanciando un appello al premier israeliano Netanyahu. “Cessate il fuoco, aprite i valichi tutti e fateci portare cibo – ha affermato parlando da Ginevra. “E’ una carestia apertamente promossa da alcuni leader israeliani come arma da guerra”, ha aggiunto. “E’ una carestia che ci perseguiterà tutti, prevedibile e prevenibile”, ha concluso.
22 agosto 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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