
Ogni giorno, come sorge il sole, l’architetto Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno e presidente della Provincia di Salerno, si sveglia e sa che dovrà correre più della moglie, l’ex dirigente dell’Asl Giovanna Doria, o finirà vittima delle sue esternazioni. A Salerno, dove non si muove foglia che De Luca non voglia, la vera opposizione non si manifesta in consiglio comunale (dove a onor del vero è abbastanza flebile) ma a casa Napoli. Il guaio però è che non si mantiene (e contiene) tra le mura domestiche, come forse sarebbe giusto che fosse, ma scappa fuori e vola nelle praterie sconfinate dei social provocando ogni volta imbarazzi e sorprese.
L’ultimo commento su Facebook di Giovanna Doria è apparso subito dopo l’acquazzone con forti raffiche di vento di lunedì scorso che hanno piegato (e non in senso figurato) alcune palme di alto fusto in città. Proprio la foto di uno di questi alberi, pericolosamente inclinato tra i palazzi, illustra il testo scritto dalla moglie del sindaco, che testualmente dice: «C’è un assessorato all’ambiente che mi chiedo quasi quotidianamente di cosa si occupi. Povere piante». Un attacco senza mezzi termini all’assessore comunale all’Ambiente Massimiliano Natella, esponente della giunta del sindaco Napoli e peraltro socialista come lui.
Un doppio incidente diplomatico dunque che sarebbe passato inosservato (anche perché poi il commento incriminato è stato rimosso) se la giornalista Erika Noschese di Cronache di Salerno non l’avesse visto e pubblicato sul suo giornale. L’assessore Natella, di cui Europa Verde e Oltre chiedono le dimissioni, tutto sommato l’ha presa bene: «È un commento d’agosto — minimizza — i social sono lo sfogatoio dei nostri concittadini». Sì, d’accordo, ma qui non si tratta di una concittadina qualsiasi, è la moglie del primo cittadino. «Probabilmente il sindaco dovrebbe più parlare a casa delle tante cose che facciamo», è la risposta sbrigativa.
Chi conosce bene Giovanna Doria sa che è imprevedibile e quello che pensa non solo lo dice ma lo scrive. Un anno fa rischiò un altro incidente diplomatico commentando sui social: «In questo momento c’è una batteria di fuochi che fanno sembrare questa città Kiev ma è possibile che questa questura non fa nulla? Hanno tutto il tempo di andare a prendere questi delinquenti e poi se è vero che sono scatole cinesi che si vendono a quattro soldi perché non sequestrarli? Ora direi che basta!!! anche questa è mafia, avete paura forse?».
L’uscita più eclatante di lady Napoli però fu immediatamente successiva all’elezione del marito come presidente della Provincia: il post pubblicato alle 9 del mattino trattasi di informazione di servizio: «Chiedo a tutti di non telefonarmi o fare post sulla mia pagina fb per gli auguri a mio marito, fateglieli personalmente, io non condivido questa nomina». E poi, per essere ancora più esplicita, pubblica una foto da ragazza durante una manifestazione studentesca: «Ecco questa ero e sono io, una combattente non una lecchina di questa politica».
Intanto, per restare in tema di conflitti in casa, non si placa la polemica tra FI e Lega sulla nomina di Eliseo Cuccaro a presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale. Dopo il deputato forzista e vicesegretario azzurro in Campania Francesco Maria Rubano, che ha sollevato un tema di incompatibilità, è la volta del segretario regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello: «Mi sembrano evidenti i profili di incompatibilità e di conflitto di interessi che si appalesano nell’indicazione di Cuccaro e i dubbi espressi da Rubano sono i dubbi di tutto il partito campano». Replica la Lega con il senatore Gianluca Cantalamessa che ricorda il parere favorevole su Cuccaro in Commissione trasporti da parte dei deputati forzisti. Altra questione di incompatibilità viene sollevata da Amelia Forte, vicesegretario regionale di Fi, e riguarda Mimì Minella, direttore regionale scolastico provinciale a Salerno e candidato nella Lega. «C’è un’evidente confusione dei ruoli — dice Forte — con il rischio che la direzione regionale scolastica sia trasformata in un comitato elettorale. Minella si sospenda e il ministro Valditara intervenga».
Vai a tutte le notizie di Salerno
<!–
Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.–>
Iscriviti alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno Campania
21 agosto 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA