
Non mettono piede, o meglio zampa, in discoteca, ma quando parte la musica sanno come farsi notare: i pappagalli cacatua spiegano le ali, ondeggiano il collo a ritmo e ammiccano con i loro occhietti vispi. Fenomeno da palcoscenico nato forse dall’imitazione degli esseri umani o comportamento naturale? Inoltre, siamo sicuri che sia soltanto la musica a farli scatenare? Sono alcune delle domande che la zoologa Natasha Lubke, della Charles Sturt University (Australia), si è posta dopo anni di osservazioni. Insieme ai colleghi racconta le risposte in uno studio appena pubblicato su PLOS One.
Il background
I cacatua ballerini incuriosiscono gli scienziati fin dal 2009, quando il gruppo di Aniruddh Patel, psicologo cognitivo oggi in forze alla Tufts University (Stati Uniti), fece conoscenza con Snowball, un esemplare divenuto poi famoso in rete per le sue esibizioni sulle note dei Backstreet Boys e delle canzoni di Michael Jackson. Il nuovo lavoro di Lubke amplia la prospettiva: si basa su 45 video trovati online e su sei pappagalli custoditi presso lo zoo di Wagga Wagga, nel Nuovo Galles del Sud. Gli etologi hanno individuato 30 mosse di danza, ciascuna eseguita da almeno due cacatua, 17 delle quali mai descritte prima. Secondo Rafael Freire, co-autore della pubblicazione, i passi più frequenti sono il downward bob, un cenno rapido e ritmico della testa verso il basso con l’apertura in sincronia della cresta, presente nel 50 percento dei casi, e l’headbang, un movimento in avanti e all’indietro del capo a tempo, rilevabile nel 20 percento dei pappagalli. In totale, almeno 10 delle 21 specie di cacatua sembrano avere il ritmo nel sangue.
Balla che ti passa!
Per capire il ruolo della musica nel provocare il ballo, i ricercatori hanno diviso sei esemplari adulti in tre gruppi: uno ha ascoltato un podcast di educazione finanziaria, uno è rimasto in silenzio e uno è stato sottoposto a musica da discoteca. Il risultato? «Tutti e sei i cacatua studiati hanno mostrato comportamenti “ballerini” almeno una volta nelle tre sessioni. I tassi di danza, quindi, non erano più alti durante la musica: erano simili a quelli registrati nel gruppo del silenzio e in quello del podcast» racconta Freire su The Conversation. Persino le zampette sembravano seguire le coreografie, in un’epifania pennuta di colori e vitalità.
Il senso profondo di una coreografia
Escluso che il fenomeno fosse dovuto a cause genetiche, gli scienziati si sono trovati davanti a questioni spinose. Perché, ad esempio, una conversazione su BTP e bond dovrebbe far venire voglia di muoversi? «Non sappiamo del tutto il motivo […]. Una possibilità è che il solo ambiente sociale sia stato sufficiente a innescare il comportamento di danza» ipotizza Freire. L’osservazione apre una domanda ulteriore: gli animali si divertono davvero o agiscono a fini riproduttivi? «I ricercatori definiscono un’attività come “gioco” se soddisfa quattro criteri: deve avvenire quando gli animali sono rilassati, iniziare volontariamente, non avere una funzione manifesta e risultare gratificante. La danza dei cacatua soddisfa tutti questi criteri».
Intelligenze prodigiose
Non è escluso che le coreografie possano comunque servire a impressionare i potenziali partner, viste le analogie tra alcuni passi e le parate di corteggiamento. Un’altra ipotesi è che i cacatua in cattività stiano riadattando i segnali di corteggiamento per guadagnarsi la considerazione dei partner umani, considerato che tali comportamenti sono più frequenti negli uccelli da compagnia rispetto a quelli dello zoo o in libertà.
I cacatua sono assai intelligenti: sanno abbeverarsi manovrando le leve delle fontanelle pubbliche, depredano i sacchi della spazzatura e comprendono semplici nessi causali, come rammollire il pane immergendolo in acqua. Tuttavia, l’ingabbiamento può portarli a problematiche severe di salute; infatti, i pappagalli in cattività possono mostrare atteggiamenti autolesionistici, come strilli interminabili e lo strappo delle penne. Aiutarli a spezzare la monotonia, riportando così ritmo e colore nelle loro giornate, è una strategia vincente per affrontare il problema. Ne dà testimonianza un cacatua rosa (Lophochroa leadbeateri) che ha sbalordito gli scienziati con 257 mosse in 20 minuti, danzando senza sosta su The Nights di Avicii in loop. L’uccellino deve aver fatto sue le parole del brano: «[…] un giorno ti lascerai questo mondo alle spalle, quindi vivi una vita degna di essere ricordata».
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Riferimenti:
Lubke N, Held SD, Massaro M, Freire R (2025)
Dance behaviour in cockatoos: Implications for cognitive processes and welfare.
PLOS ONE 20(8): e0328487.
https://doi.org/10.1371/journal.pone.0328487
13 agosto 2025 ( modifica il 13 agosto 2025 | 14:29)
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