Home / Sport / Doualla: hamburger e tè freddo per festeggiare la vittoria. Il record agli Europei U20, dove può arrivare Speedy Kelly?

Doualla: hamburger e tè freddo per festeggiare la vittoria. Il record agli Europei U20, dove può arrivare Speedy Kelly?

//?#

Hamburger meritato, con patatine ma senza Coca Cola (puntuale la pubblicità di McDonald’s dopo l’intervista sul Corriere: Kelly, tifiamo per te!): «Le bibite gassate non le bevo, meglio un tè freddo. Anche quando scelgo il fast food, faccio scelte sane» ride forte da Tampere la ragazza italiana più veloce a Est del Ticino — è nata a Pavia e cresciuta a Sant’Angelo Lodigiano con i genitori emigrati dal Camerun—, Kelly Ann Maevane Doualla Edimo, 16 anni il 20 novembre, campionessa europea Under 20 in 11’’22, a un centesimo dal suo record, con cinque anni di anticipo sulla concorrenza. «Speravo di poter fare qualcosa di grande, ora posso dire di esserci riuscita. Sui blocchi c’era un po’ d’ansia ma meglio così perché mi ha aiutato ad andare più forte. Senza il tifo dei miei compagni in azzurro non ce l’avrei fatta. Questa vittoria se la merita anche il mio allenatore Walter Monti per tutto l’impegno che ci ha messo. Il futuro? Voglio andare avanti così, migliorandomi sempre di più».

L’Italia sguazza nell’oro anche grazie alla bellissima vittoria di Erika Saraceni, milanese figlia d’arte (il padre Enrico è stato quattrocentista azzurro) della Bracco Atletica, nel triplo: in una gara dominata dopo il bronzo U20 mondiale a Lima, il 14,24 con vento nullo all’ultimo tentativo migliora di 16 cm il suo stesso record italiano juniores, eguagliato in apertura atterrando poi a 14,15 appena ventoso (+2.1) al terzo. La misura che vale il trionfo e l’inno sul podio è anche il primato della manifestazione, ottenuto con un vantaggio enorme di quasi mezzo metro (49 cm) sulla seconda classificata, la romena Daria Vrinceanu (13,75/-1.2). Erika sventola il bandierone sul gradino più alto del triplo a distanza di dodici anni dall’oro di Ottavia Cestonaro nell’edizione casalinga di Rieti 2013.

Ma è Speedy Kelly a firmare l’impresa tanto annunciata. Padrona della gara con ben diciannove centesimi di vantaggio sulla meno lontana delle avversarie — la britannica Mabel Akande (11’’41), con il bronzo all’ucraina Uliana Stepaniuk (11’’53), che precede di un solo centesimo l’altra azzurra Alice Pagliarini, quarta in 11’’54 —, Doualla è la più giovane vincitrice della storia sui cento metri nelle 28 edizioni dell’evento, a 15 anni e 261 giorni di età, dopo il recente oro all’Eyof di un paio di settimane fa. Il dato inquadra il valore dell’exploit. La tedesca dell’Est Petra Koppetsch aveva 16 anni e 309 giorni quando vinse nel ’75. Ripetersi nella categoria superiore soltanto diciotto giorni dopo il debutto tra le allieve a Skopje, quasi con lo stesso crono (11’’21), conferma la qualità dell’atleta.
Kelly lancia un urlo dopo il traguardo e si veste con il tricolore mentre Daniele Inzoli agguanta l’argento nel lungo (7,69) a nemmeno 17 anni. L’atletica italiana s’illumina di futuro.

9 agosto 2025 ( modifica il 9 agosto 2025 | 06:50)

9 agosto 2025 ( modifica il 9 agosto 2025 | 06:50)

Fonte Originale