
Luka Modric e Alzano Lombardo nel cuore. Anche nel giorno della sua presentazione con la maglia del Milan, il fuoriclasse croato in arrivo dal Real Madrid ha voluto ricordare delle sue prime esperienze in Italia da ragazzino, e il primo trofeo conquistato ad Alzano Lombardo con tanto di scambio di maglie con i ragazzi dell’Immacolata, organizzatori del torneo, durante una partita di Champions League: «Quando ho iniziato la mia carriera da giovane, a Zara, viaggiavamo spesso per partecipare ai tornei in Italia – ha raccontato -. Siamo stati a Genova, a Senigallia e anche ad Alzano. Abbiamo vinto il trofeo, sono stato premiato come miglior giocatore e ho conservato bellissimi ricordi di quel torneo. L’ultima volta che abbiamo giocato a Bergamo, loro sono venuti con la maglia dell’Immacolata e io ho dato loro la mia. È stato bello ricordare quel momento, perché quel torneo ha un significato speciale per me».
«L’allora vicepresidente della nostra società, Natale Bucci, era originario di Zara: ogni anno invitava una squadra croata – ha ricordato qualche anno fa parlando alla Gazzetta dello Sport Maurizio Mangili, anima dell’Immacolata Alzano del tempo -. In finale Modric segnò un gol e fu eletto miglior giocatore della competizione. A difendere la porta dello Zadar, un altro futuro campione: Danijel Subasic (ex Monaco). Erano gli anni della guerra in Jugoslavia. Lo stesso Modric era scappato dal suo villaggio, rifugiandosi come profugo a Zara. Quei ragazzi avevano poco o nulla. Pensi che un anno i croati arrivarono con un pulmino rotto. Fecero da Peschiera a Bergamo in prima corsia. Per quei ragazzi il torneo di Alzano Lombardo era come la Champions League. Natale Bucci comprò divise e scarpe a tutta la squadra dello Zadar, perché ne era sprovvista. E i padri Dehoniani di Albino si attrezzarono per ospitare Luka e compagni. Non era solo un fatto agonistico: erano tempi duri in Croazia, cercavamo di dare una mano. Tante famiglie si mobilitavano, regalando ai giovani croati vestiti ed altro».
Nella sua biografia “A modo mio” (2020), Modric racconta di quella vicenda: «Andammo benissimo anche nei tornei internazionali – scrive a pagina 37 -. E in uno di questi, a Bergamo, mi assegnarono la coppa di miglior giocatore. La foto della premiazione fu pubblicata su un giornale. Ne fui orgoglioso: c’erano tanti spettatori e mi sentivo importante». Un aneddoto sulla finale: «La sera prima mi venne un febbrone da cavallo. Ero terrorizzato. Se l’allenatore l’avesse saputo, non avrei giocato. Caddi in un sonno profondo. Quando mi svegliai, la mattina seguente, non avevo più nulla. Nessun brivido o dolore. Giocai la finale e segnai un gol. Di testa, tra l’altro!».
Nel 2021 l’immacolata Alzano ha festeggiato il suo centenario e in occasione di Atalanta-Real Madrid, ottavo di Champions League Mangili ha fatto avere a Modric la maglia celebrativa con il suo nome con il tramite di Luca Percassi, che da giovane giocava proprio nell’Immacolata. E il fuoriclasse aveva risposto facendo arrivare la sua maglia del Real, con autografo e dedica: «Agli amici dell’Immacolata Alzano per il loro centenario, in ricordo del primo trofeo vinto».
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8 agosto 2025 ( modifica il 8 agosto 2025 | 20:31)
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