Negli anni passati ho fatto ristrutturazione edilizia con istallazione anche di un impianto fotovoltaico superando, sommando i vari anni 2016,17,18,19, 20, i 96000 euro.
Negli anni ho visto che i circa 5kw del fotovoltaico non mi sono sufficienti, volevo aumentarli e istallare anche un sistema di accumulo. Posso detrarre comunque al 50% come nuova ristrutturazione edilizia visto che anche se fosse considerata come mera prosecuzione dell’impianto fotovoltaico, considerato solo quello, sarei molto al di sotto dei 96000 euro annuali.
Giorgio
Nel caso specifico da lei descritto, la possibilità di fruire nuovamente della detrazione IRPEF al 50% per l’ampliamento dell’impianto fotovoltaico e l’installazione di un sistema di accumulo dipende dalla qualificazione dell’intervento come autonomo rispetto a quelli già eseguiti negli anni precedenti.
Il limite di 96.000 euro previsto per la detrazione delle spese di ristrutturazione edilizia, ai sensi dell’articolo 16-bis del TUIR, si riferisce all’unità immobiliare e per ciascun intervento edilizio. Ciò significa che, se i lavori di ampliamento dell’impianto e l’aggiunta del sistema di accumulo sono configurabili come un nuovo intervento, tecnicamente e funzionalmente distinto da quelli effettuati tra il 2016 e il 2020, può aprirsi un nuovo plafond detraibile, anche nel caso in cui quello precedente sia stato completamente utilizzato.
Affinché ciò sia possibile, l’intervento deve essere documentato come nuovo e non come mera prosecuzione o completamento di quello già agevolato. L’Agenzia delle Entrate, in più documenti di prassi, ha riconosciuto che un intervento successivo, purché distinto per oggetto, tempi e finalità, può beneficiare autonomamente del bonus ristrutturazioni. In tal senso, l’integrazione di un sistema di accumulo rappresenta un’innovazione significativa e, se accompagnata da un ampliamento dell’impianto fotovoltaico esistente con nuove installazioni, può configurarsi come intervento autonomo.
È quindi fondamentale dimostrare la separazione tra il vecchio e il nuovo intervento, sia sotto il profilo tecnico che sotto quello contabile e amministrativo. Questo comporta la necessità di predisporre nuova documentazione, effettuare correttamente i pagamenti tramite bonifico parlante, conservare le fatture e procedere, dove richiesto, alla trasmissione dei dati all’ENEA entro i termini previsti.
In conclusione, qualora l’intervento venga strutturato in modo da risultare autonomo e distinto dai precedenti, anche sotto il profilo della realizzazione e della documentazione, sarà possibile accedere nuovamente alla detrazione fiscale del 50% per le nuove spese sostenute, nei limiti di un nuovo plafond fino a 96.000 euro.