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Elezioni regionali in Toscana, il M5s alla fine dice sì: via libera al campo largo

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All’ultima curva prima del definitivo varo della coalizione di centrosinistra e dell’ufficializzazione del bis del governatore uscente, Eugenio Giani, decolla l’esperimento del campo largo in Toscana, apripista secondo le intenzioni dei leader nazionali all’alleanza per le elezioni politiche del 2027: la base del Movimento ha detto «sì» all’alleanza con una consultazione online.

La soddisfazione di Giani: «Ora un progetto forte»

A differenza di cinque anni fa il M5s toscano rinuncia alla corsa solitaria alle regionali e si prepara a siglare l’intesa, suggellata da un accordo scritto su vari punti programmatici con i dem per la chiamata alle urne del 12 e 13 ottobre. «Accolgo con soddisfazione l’esito della consultazione che apre la strada alla costruzione di una coalizione progressista — esulta Giani — Inizia ora un percorso condiviso, che sono certo potrà dar vita a un progetto di governo forte, inclusivo e all’altezza delle sfide future».

L’orgoglio di Conte: «Ora il confronto sulle priorità»

Si dice invece «orgoglioso della nostra comunità» il presidente M5s, Giuseppe Conte, secondo cui il verdetto «ci dà ora un mandato chiaro per un confronto con il candidato e per verificare con rigore che siano rispettate e messe nero su bianco le condizioni ritenute prioritarie».«La nostra comunità ha espresso la volontà di proseguire nel percorso sin qui intrapreso, chiedendo che i temi portati ai tavoli di confronto con il Pd si trasformino da proposte a fatti», dice Irene Galletti, presidente del M5S Toscana.

La legge sul turismo, l’ex Gkn, fine vita, salario minimo

Decisivo il progressivo avvicinamento tra le due forze politiche in Consiglio regionale che ha portato nell’ultimo anno all’approvazione di alcuni provvedimenti chiave (legge sul turismo, sull’ex Gkn, sul fine vita, sul salario minimo) e le aperture di Giani su alcuni temi cari ai pentastellati.

La votazione sulla piattaforma online, a cui ha partecipato poco meno della metà dei 5.202 iscritti, ha registrato la vittoria dell’opzione «concludere un accordo chiaro e per iscritto con il Pd» con il 59% dei voti (1.538) contro l’alternativa di «partecipare in assoluta autonomia», che ha ricevuto invece il 41% dei voti (1.030) degli iscritti, nonostante la spinta dei rappresentati pentastellati di Livorno, Empolese-Valdelsa, Carrara, Grosseto, Val di Cornia e Chianti.

Il grande nodo del programma condiviso

Un’ipotesi, quella dell’ennesima corsa solitaria, che in un esercizio di realpolitik aveva impensierito parte dei militanti data la difficoltà — i sondaggi stimano un consenso attuale tra il 3 e il 4% — a superare la soglia di sbarramento del 5% per entrare in Consiglio regionale. Preoccupazioni in parte evaporate di fronte alla prospettiva di sostenere la ricandidatura di Giani che sembra destinata, in caso di vittoria, ad aprire al M5s pure le porte della futura Giunta regionale con un assessore.

Anche se la partita principale resta quella sul programma elettorale della coalizione, dove sarà tutt’altro che scontato trovare un accordo su alcuni dei punti richiesti dai grillini come lo stop al nuovo aeroporto di Firenze, la revisione del piano dei rifiuti e la riforma della sanità. A metà strada la ripubblicizzazione dell’acqua pubblica, di più facile accoglimento invece la richiesta di sottoscrivere un patto per la legalità, l’introduzione di un reddito di cittadinanza regionale e il no alla base Nato a Pisa. «Ora si riunisca la coalizione per discutere dei contenuti programmatici», esorta il segretario regionale di Si, Dario Danti.

«Soddisfatti per l’esito del voto, è un ulteriore passo molto importante nel percorso di costruzione di un progetto politico di centrosinistra largo e chiaro che possa servire da laboratorio», commenta il segretario regionale dem, Emiliano Fossi


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8 agosto 2025

8 agosto 2025

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