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Auto cinesi, mai così sicure: i risultati (a sorpresa) dei crash test di EuroNcap

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Uno dopo l’altro stanno cadendo i (presunti) alibi per chi guardava con sospetto o vera prevenzione ai modelli delle Case cinesi, utilizzando varie motivazioni. Come il design che obiettivamente ha fatto passi da gigante rispetto alle auto arrivate subito dopo la pandemia: non a caso, i costruttori cinesi stanno investendo molto sui designer europei e hanno aperto centri stile nel Vecchio Continente. Sulla qualità in abitacolo, le auto di fascia medio e medio-alta sono migliorate sensibilmente per non parlare dell’infotainment dove i recenti accordi con colossi dell’elettronica quali Huawei fanno intuire notevoli sviluppi. Ma la notizia (buona visto che si parla di sicurezza) è che praticamente ogni nuovo modello delle Case cinesi che viene lanciato in Europa riesce a ottenere le cinque Stelle del severo EuroNCAP, l’ente indipendente che effettua crash-test sempre più difficili da superare e ha annunciato un altro giro di vite per il 2026, in particolare nella verifica del «dialogo» tra il conducente e l’auto, per i sistemi di sicurezza e l’infotainment.

Le migliori della classe

Finora, nel 2025, su 28 veicoli valutati da Euro NCAP, ben 18 hanno ottenuto cinque Stelle. Ma il dato più rilevante è che 11 arrivano dalla Cina o fanno parte di gruppi cinesi. Di questi 9 sono elettrici. Per la cronaca, i modelli non cinesi che si sono dimostrati al top sono stati: Kia EV3, Audi Q5 e A6 e-tron, Mini Cooper E (che peraltro viene costruita a Zhangjiagang, in collaborazione con Great Wall Motor), Cupra Terramar, Volkswagen Tayron e Tesla Model 3 che è risultata la migliore in assoluto con il 90% nella valutazione della protezione di adulti, addirittura il 93% per quella dei bambini e l’89% per quella degli utenti vulnerabili della strada. Quanto alla dotazione di ADAS, i sistemi di assistenza alla guida, ha portato a casa un valido 87%.

Il potere di Geely

Alcuni dei 13 modelli cinesi con le cinque Stelle sono noti in Italia perché già sul mercato o in arrivo da qui al 2026. Come le Polestar 3 e Polestar 4, firmate dal brand che fa parte del gruppo Geely al pari di Lynk & Co. che ha piazzato nel ranking il Suv 02, tra l’altro presentato in anteprima mondiale a Milano, nello scorso ottobre. Un’auto che si è rivelata formidabile per la sicurezza con valutazioni quali il 90% per la protezione degli occupanti adulti, l’87% per quella dei bambini, l’83% per quella degli utenti della strada vulnerabili e l’89% per i sistemi di assistenza alla sicurezza. Lynk & Co. è passata poche settimane dopo sotto il controllo di un altro marchio Geely quale Zeekr, apparso per la prima volta in Italia sempre a Milano e durante l’ultima Design Week. Il Suv 7X — per ora proposto solo in Olanda, Norvegia e Svezia — nella graduatoria EuroNCAP è stato superato solo dalle già citate Lynk & Co. 02 e dalla Model 3.

Ci sono anche due superhybrid

Parte con tutte le carte in regola anche il modello che segna l’arrivo diretto — si dice entro fine anno — di Geely nel nostro Paese, frutto dell’accordo con la Jameel Motors, azienda specializzata in distribuzione (opera principalmente in Medio Oriente dove da 70 anni distribuisce le Toyota) che si occuperà della distribuzione e della rete di assistenza: il nuovo Suv elettrico EX5 ha passato a pieni voti i test EuroNCAP. Queste le altre vetture cinesi con cinque Stelle: Jaecoo 7 e Omoda 9 (le sole non elettriche e caratterizzate dal cosiddetto superhybrid), Hongqi E-HS9, BYD Sealion 7, MGS5 EV e Voyah Courage. Nell’ultimo caso, si tratta di un crossover di fascia media, costruito da un brand del gruppo Dongfeng, presente nel nostro Paese con il Voyage Free, disponibile sia in versione 100% elettrica che ibrida plug-in.

6 agosto 2025 (modifica il 6 agosto 2025 | 15:25)

6 agosto 2025 (modifica il 6 agosto 2025 | 15:25)

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