Con 160 voti favorevoli e 99 contrari, l’aula della Camera da il via libera definitivo al decreto Economia. Che diventa legge, essendo già approvato dal Senato. Il provvedimento reca disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali. Il dl è stato approvato da Montecitorio senza modifiche rispetto al testo dal Senato.
Le misure
Tra le misure presenti già nel testo varato dal Consiglio dei ministri, trovano posto 80 milioni per il fondo per la rigenerazione urbana e l’ulteriore differimento, a gennaio 2026, dell’entrata in vigore della sugar tax. Un ordine del giorno presentato da FI e approvato dall’Assemblea (con il parere favorevole dell’Esecutivo) impegna peraltro il governo a valutare la cancellazione della tassa nella prossima legge di Bilancio.
L’Iva agevolata
Tra le misure anche l’Iva agevolata al 5% per le compravendite di oggetti d’arte, di antiquariato e di collezione. Cambia, passando da decontribuzione a bonus, il contributo per le mamme lavoratrici con due figli a carico (40 euro al mese, escluse le lavoratrici domestiche, con risorse pari a 480 milioni per il 2025 e 13 per il 2026).
Il sostegno alle Pmi
Sono previste anche novità sul fronte del payback sanitario e per l’edilizia carceraria. Altre misure riguardano il sostegno alle Pmi nei pagamenti. In particolare, vengono sospesi fino al 31 dicembre 2025 «i termini di prescrizione», così come fino a fine anno sono «precluse nuove azioni esecutive e sono altresì sospese le eventuali azioni esecutive in corso». Si consente alle pmi di «richiedere finanziamenti suscettibili di essere assistiti, previa valutazione del merito di credito, dal Fondo costituito presso il Mediocredito Centrale.
La detrazione per l’eccedente
Infine, alle pmi che hanno già versato il 48% degli importi è riconosciuta una detrazione per la quota eccedente il 25% dovuto in base a quanto previsto dal decreto. L’Inail potrà «partecipare alla costituzione dei soggetti non profit» attivi nella gestione di presidi ospedalieri, con particolare riferimento a strutture di ricerca e riabilitazione. Per le tv locali è previsto un contributo di 16,5 milioni nel 2025, un contributo straordinario» in conto capitale da erogare «entro il 31 dicembre 2025 in favore delle emittenti utilmente collocate nelle graduatorie approvate per l’anno 2025». Incrementato di 30 milioni di euro per il 2025 il Fondo di garanzia per la prima casa. Arrivano poi 30 milioni per librerie e 10 per il fondo cultura: finalizzato, quest’ultimo, alla promozione di investimenti e al supporto di altri interventi per la tutela, la conservazione, il restauro, la fruizione, la valorizzazione e la digitalizzazione. Con un emendamento approvato al provvedimento, spiega il senatore Guido Liris, viene inoltre «estesa al 2026 la possibilità di usufruire del Superbonus al 110% nei territori colpiti dal sisma del 2016, ed è ulteriormente ampliato ai territori colpiti dal sisma 2009».
6 agosto 2025
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