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Carenza di alloggi per universitari, il privato supplisce al pubblico: nuovo studentato in via dello Stadio

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Dove non arriva il pubblico arriva il privato. È così per la sanità e sarà sempre più così per quanto riguarda gli alloggi per universitari. Ieri a Brescia in via dello Stadio 61 è stata presentata una nuova residenza universitaria da 30 posti letto. Privata, appunto.

 I lavori da 2 milioni di euro sono stati realizzati dalla famiglia Groppetti, proprietaria dell’immobile completamente rigenerato e trasformato in un edificio in classe energetica A4 (al piano terra c’era un negozio di mobili, a settembre aprirà un ristorante di una famiglia bresciana che ha già altri locali in città). A gestire gli alloggi sarà Homa, società cooperativa Spa che si occupa di studentati in altre 16 città (suo il sito cercoalloggio.com) e che ha ottenuto fondi Pnrr concessi dal ministero dell’Università per calmierare i canoni d’affitto. 

L’immobile è efficente, ogni appartamento è dotato di cucina, bagno, teleriscaldamento, wi-fi, c’è una lavanderia comune e nell’atrio è possibile lasciare le bici in sicurezza. Ma se si escludono le 7 stanze singole e la doppia assegnate a 250 euro al mese a studenti in possesso dei requisiti di merito e reddito richiesti dall’organismo per il Diritto allo Studio, le altre stanze vengono affittate a prezzi di mercato. Ovvero: 490 euro per una stanza singola e 370 euro per una doppia. «Una cifra comprensiva di tutte le spese» ci tiene a sottolineare Carlo Monticelli, presidente di Homa. Certo, l’immobile è in zona strategica, vicino alle facoltà di Medicina e Ingegneria e anche molto richiesto visto che — stando a quanto sottolineato dallo stesso Monticelli — i posti sono quasi esauriti.

Ora, se si cerca un posto letto a Brescia su Immobiliare.it compaiono 276 annunci. I prezzi per una singola partono da 350 euro e arrivano a 600 euro (ma ci sono offerte anche a 950 euro). Inferiori invece i costi per una camera condivisa: si parte da 220 euro. Secondo Immobiliare Insights, la business unit specializzata nell’analisi dei dati immobiliari, nel 2024 l’affitto medio di una stanza singola in città era di 399 euro, di 255 quello di una doppia. Prezzi inferiori a quelli proposti da Homa ma che non tengono costo dei costi di riscaldamento, elettricità, wi-fi.

A dare ragione ad Homa è comunque il mercato: per questo la società specializzata in housing universitario dal settembre 2026 gestirà un altro immobile: 69 posti letto in una palazzina di via Milano, davanti agli uffici della Provincia, che era della famiglia Gaidoni. La ristrutturazione è in corso ed è opera di un pool di imprese bresciane. Ma non è finita. Entro due anni l’offerta di alloggi (privati) per studenti crescerà con le decine di stanze dello studentato che Pohl Immobilien costruirà in via Sorelle Ambrosetti ( davanti alla nuova Coop) mentre devono partire anche i lavori in via Manara, «dove verrà realizzato uno studentato più piccolo» ha ricordato ieri l’assessora all’Urbanistica Michela Tiboni, augurandosi che «altre iniziative di questo tipo prendano piede in futuro».
 Un intervento, quello di via dello Stadio, «che parte da una iniziativa privata ma che ha visto immediatamente tutto il sostegno da parte dell’amministrazione comunale perché permette di rigenerare un edificio esistente andando a rispondere al bisogno creato dalla crescente vocazione universitaria della nostra città» ha aggiunto l’assessora.

 «Abbiamo comprato questo immobile 5 anni fa e dopo una settimana è scoppiato il Covid. Abbiamo però avuto più tempo per vedere l’evoluzione universitaria della città: il comune ci ha appoggiato e abbiamo trovato in Homa un interlocutore ideale» ha aggiunto Giangiacomo Groppetti. «Con la prossima residenza di via Milano diventeremo uno dei principali operatori in città nella gestione di studentati; la nostra intenzione è quella di continuare a investire a Brescia» ha sottolineato Monticelli, presidente di Homa. All’inaugurazione era presente anche il vicesindaco Federico Manzoni: «Questo intervento è simbolo di due azioni strategiche su cui la Loggia ha lavorato in questi anni, la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente e la scommessa di una città sempre più universitaria».


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6 agosto 2025 ( modifica il 6 agosto 2025 | 08:10)

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