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Bonelli: «Gli equilibri vanno rispettati, in questa partita ci siamo anche noi. Lucano? Nome autorevole»

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«Ci siamo anche noi e ci aspettiamo che gli alleati tengano in considerazione gli equilibri tra le forze». Angelo Bonelli rivendica per Avs, il partito che guida con Nicola Fratoianni, la candidatura alla presidenza della Calabria, ultima Regione che potrebbe andare al voto a breve dopo le dimissioni annunciate da Roberto Occhiuto (FI). I nomi che circolano sono quello dell’ex sindaco dei migranti, oggi eurodeputato, Mimmo Lucano, e quello del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi.

Onorevole Bonelli volete candidare a governatore della Calabria Mimmo Lucano?
«Intanto va detto che Occhiuto, con una mossa spregiudicata e una concezione proprietaria delle istituzioni, dice che si dimette perché il sistema di potere lo condiziona: perché si ricandida allora?».

Tornando a Lucano?
«Lucano è persona autorevole che ha la nostra stima e fa bene l’eurodeputato. Non abbiamo parlato dell’ipotesi di candidarlo. Avs esprime molte personalità radicate nel territorio, che hanno dimostrato cultura di governo».

Un altro nome è quello del sindaco Stasi.
«Non è il momento di fare nomi. Servirebbe solo a bruciarli. Ai nomi si arriverà come si sta facendo nelle altre Regioni. Però è tempo di fare un ragionamento con gli alleati: ci siamo anche noi».

È un avvertimento?
«Ma no. Stiamo costruendo un’alleanza a livello nazionale per dar vita a un’alternativa alla destra. In questo lavoro, gli equilibri vanno rispettati».

Insomma, rivendicate il candidato in Calabria.
«Noi abbiamo sostenuto Alessandra Todde in Sardegna e sosteniamo lealmente Roberto Fico, persona preparata e valida, in Campania. Analogamente vogliamo contribuire alla vittoria di Matteo Ricci nelle Marche, che riteniamo sia a portata di mano, e di Eugenio Giani in Toscana. Siamo in attesa di capire cosa farà Antonio Decaro in Puglia, ma siamo pronti a essere al suo fianco. Ci aspettiamo dagli alleati reciprocità. Avs è al 7%».

In Puglia Decaro avrebbe obiettato alla candidatura, nelle vostre liste, di Nichi Vendola, ex governatore. A che punto è la trattativa con lui?
«Nessuna trattativa. Decaro non ci ha rivolto alcuna obiezione diretta. Aggiungo che sarebbe davvero bizzarro se altri pretendessero di decidere sulle nostre liste. Le candidature di Avs le decide Avs».

La tornata delle Regionali di autunno è considerata un test in vista delle Politiche del 2027. Lei che pronostico fa?
«Io sono fiducioso che l’alleanza alternativa a Giorgia Meloni faccia un ottimo risultato ovunque. I sondaggi, al di là della propaganda, dimostrano un malessere profondo nei confronti del governo sia rispetto alla crisi economica e sociale, sia per il posizionamento dell’Italia nel quadro internazionale, un posizionamento che lede la storia di questo Paese. Meloni può tentare di nascondere la verità quanto vuole, ma gli italiani si confrontano con la realtà ogni volta che devono fare la spesa. E non sono contenti».

Lei parla delle forze di opposizione come di una coalizione, però anche recentemente Giuseppe Conte ha escluso alleanze organiche.
«Quel che ha detto Conte è perfettamente condivisibile. Per me l’alleanza organica è quella tra noi di Europa verde e Sinistra italiana dentro Avs. Con Pd e M5S non siamo un partito unico. Dopo le Regionali apriremo un tavolo di confronto per costruire un programma che metta al centro la giustizia sociale e quella ambientale, una politica estera lontana da quella di Trump e Meloni. Su questo programma possiamo vincere le elezioni politiche. Conte ne è ben consapevole».


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4 agosto 2025

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