
La seconda volta è quella giusta. Dopo lo scivolone nel Consiglio Provinciale di mercoledì 30 luglio — in cui mancava il numero legale —, ieri i rappresentanti in Broletto hanno dato il via libera per l’intitolazione di un luogo pubblico alla memoria di Sergio Ramelli. Il militante di destra fu vittima il 13 marzo 1975 a Milano di un’aggressione politica (morì il 29 aprile) e, come ricorda nel proprio intervento il primo firmatario della mozione Tommaso Brognoli (FdI), «amava la sua famiglia, lo studio, la politica e il calcio». Dunque, l’impegno a intitolare un luogo pubblico a Brescia a Sergio Ramelli «non rappresenta solo un gesto simbolico, ma un atto di consapevolezza storica e di responsabilità civile — dichiara il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Diego Zarneri —. Con questo voto il Consiglio Provinciale di Brescia compie un atto di verità e giustizia, superando gli ostacoli iniziali e restituendo dignità istituzionale a una figura che troppo a lungo è stata oggetto di rimozione o di strumentalizzazione». Ma il cammino verso l’approvazione della mozione di Tommaso Brognoli (FdI) riguardo Ramelli è stato piuttosto difficoltoso. La priorità del centrodestra era l’approvazione immediata del provvedimento per cancellare in il passo falso del 30 luglio — in quella circostanza oltre ai rappresentanti dell’opposizione non erano presenti in aula Agostino Damiolini (Lega) e Laura Trecani (Lombardia Ideale) — e l’obbiettivo è stato centrato. Non senza qualche difficoltà , anche nella decisiva approvazione — avvenuta ieri — nell’aula quasi deserta.
La seduta d’urgenza si è celebrata alla presenza soltanto di quattro componenti: il presidente Emanuele Moraschini, i consiglieri di Fratelli d’Italia Tommaso Brognoli e Daniele Mannatrizio, quello di Forza Italia Paolo Fontana. La stragrande maggioranza di centrodestra era connessa da remoto: il vicepresidente Fabio Rolfi, Caterina Lovo Gagliardi (FI), Nini Ferrari (FdI), Marco Togni (Lega) hanno tutti espresso un parere favorevole al provvedimento. Invece Agostino Damiolini (Lega) non ha cambiato la propria idea ma questa volta, anziché uscire dall’aula, ha esplicitato la propria posizione con il voto di astensione.
Non pervenuta fisicamente l’opposizione di centrosinistra che pochi minuti prima dell’inizio della sessione in Broletto ha diramato un duro comunicato in cui preannunciava la propria non partecipazione a voto. «Mercoledì 30 luglio la mozione era stata respinta e il numero legale non è mancato per errore o dimenticanza, ma per una scelta politica ben precisa: il consigliere Agostino Damiolini, capogruppo della Lega, ha deciso di uscire dall’aula proprio per non sostenere la mozione; assente anche Laura Trecani di Lombardia Ideale che, in veste di sindaco di Ospitaletto, a marzo aveva respinto un’analoga mozione» scrivono tutti i rappresentanti dell’opposizione. Proprio il primo cittadino di Ospitaletto rivela il motivo della sua assenza di ieri: «Mi trovavo in Consiglio Comunale alle ore 13, si trattava di una seduta particolarmente importante per la nostra comunità — dice Laura Trecani —. Era stata fissata in tempi non sospetti, lo scorso 28 luglio. Al termine della seduta avevo anche una riunione di Giunta». Insomma, nonostante le polemiche Fratelli d’Italia ha raggiunto il proprio obbiettivo: «L’approvazione della mozione è il degno modo di ricordare la figura di Sergio Ramelli, giovane vittima dell’odio politico» conclude Daniele Mannatrizio capogruppo in Broletto.
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4 agosto 2025
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