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Sinner torna a Cincinnati dopo il cambio nel team: l’ossessione del miglioramento come il maestro Djokovic

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Rieccolo, dall’altra parte del mondo, il re di Wimbledon. Ventuno giorni dopo aver alzato la coppa in Church Road, Jannik Sinner scende in campo a Cincinnati per un allenamento che lo aiuta a sgranchirsi dopo il volo intercontinentale e, magari, a prendere più in fretta il fuso dell’Ohio. Cincinnati è il luogo in cui è necessario ricostruire emozioni positive: la vittoria dell’anno scorso, con i mille punti da difendere di un titolo Master 1000 (il terzo su quattro conquistati in carriera), fu viziata dalla preoccupazione per il caso Clostebol. Proprio nei giorni di Cincinnati, Jannik veniva sentito via zoom dal tribunale indipendente che lo avrebbe prosciolto. Come Novak Djokovic tornò a Melbourne nel 2023 dodici mesi dopo la detenzione nel Covid hotel di Melbourne per prendersi il decimo titolo dell’Australian Open, così Sinner vuole sovrascrivere all’esperienza 2024 una nuova gamma di ricordi.

Con lui, con la discontinuità a cui ci sta abituando (un’altra grande lezione del Djoker), c’è Umberto Ferrara, il preparatore atletico di cui aveva smesso di fidarsi (ipse dixit: New York, 24 agosto 2024), tornato nello staff dopo Wimbledon e l’allontanamento di Panichi (a Cincinnati con Holger Rune) e Badio. «Penso possa aiutarmi a continuare a crescere» ha spiegato il n.1, reduce da una settimana di allenamento a Montecarlo, inclusa la giornata di lavoro insieme a Matteo Berrettini, che di Ferrara è stato brevemente cliente: la reunion di Davis ha suscitato nei tifosi antiche suggestioni e ha ridato fiato alla speranza che il romano possa tornare competitivo all’Open Usa. Sorteggio di Cincinnati domani, debutto sabato o domenica (Jannik ha un bye). Prove tecniche di difesa dell’ultimo Slam della stagione, con i muscoli di velluto riattivati dopo la vacanza in Sardegna dagli input di un professionista che lo conosce bene.

I cambi in corsa sono diventati una costante nel percorso del più forte tennista del mondo, che il 16 agosto compirà 24 anni. Coach (da Piatti alla coppia d’attacco Vagnozzi-Cahill), preparatori (da Zimaglia-Sirola, legati a Piatti, al Ferrara-bis ma senza Giacomo Naldi, passando da Panichi e Badio) e fisioterapisti verranno sostituiti ogni volta che Sinner lo riterrà necessario: è la logica dei marginal gains portata avanti da vent’anni da Djokovic, grande ispiratore del barone rosso. L’ossessione del miglioramento guida ogni decisione. Nella testa di Jannik frulla la stessa domanda che il Djoker si fa da quando è professionista: cosa può essere utile al mio tennis? Sia le macro scelte che le decisioni apparentemente secondarie sono finalizzate all’obiettivo di diventare un giocatore migliore. Djokovic si rifaceva a Kobe Bryant, che considerava il suo mentore. Sinner pensa a Djokovic più volte di quante sia disposto ad ammettere: «Sono stato fortunato ad averlo conosciuto quando ero agli inizi e aver avuto l’opportunità di palleggiare con lui da piccolino; è sempre stato onesto e cordiale con me, mi ha dato molti consigli e mi ha aiutato ogni volta che ne ho avuto bisogno. Ho imparato molto da lui, ho guardato tanti video del suo tennis per migliorare le mie prestazioni. Novak è stato molto importante nell’aiutarmi a migliorare come tennista, ma anche come persona». E se il Djoker ha variato i componenti dello staff ogni volta che sentiva di avere bisogno di uno stimolo o una motivazione diversa, lo stesso farà Sinner, a cui piace vivere nell’anticamera della perfezione.

Lo swing americano, che spalanca la porta sulla metà più impegnativa di una stagione azzoppata dai tre mesi di sospensione, ma che conta due titoli Slam (Australian Open e Wimbledon) e due finali (Roma e Parigi) su quattro tornei giocati, comincia con l’ennesima novità in casa Sinner, quindi. Cincinnati-New York-Shanghai l’anno scorso era stata la tripletta che l’aveva condotto alle Atp Finals da strafavorito e poi alle finali di Davis da eroe della patria. Significa cinquemila punti sul tavolo, da proteggere dalle grinfie di Carlos Alcaraz e degli altri predatori del circuito (Zverev pare rinvigorito dai consigli di Nadal: è andato a chiederglieli a Manacor). Oggi, intanto, Jannik Sinner comincia la 62ª settimana da n.1 del mondo.

4 agosto 2025 ( modifica il 4 agosto 2025 | 07:00)

4 agosto 2025 ( modifica il 4 agosto 2025 | 07:00)

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